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L'intervento

Variati: «Basta
carrette del mare
Aiutiamoli là»

Migranti, referendum, territorio, Pfas e ex popolari venete nell'intervento di Variati
Variati con Zaia e Decaro
Variati con Zaia e Decaro
Variati con Zaia e Decaro
Variati con Zaia e Decaro

VICENZA. Molto applaudito l'intervento di Achille Variati, nella triplice veste di sindaco, presidente della Provincia e presidente dell'Upi. Variati, da sindaco, si è rivolto ai colleghi ricordando «la passione ci dà la forza di continuare. Malgrado le risorse sempre minori, malgrado tutto noi ci siamo. Qualcuno dice che siamo dei matti per accettare questo incarico, io penso ci sia filo sottile che distingue la pazzia dall'amore: e noi siamo innamorati del nostro territorio». Quel territorio sinonimo anche di ambiente, verso il quale «in passato c'è stata poca attenzione. E oggi raccolgiamo i frutti e non sono buoni».

 

Variati fa nomi e cognomi: Pm10 e Pfas. Ma «questa terra (il Veneto) ha conosciuto un altro disastro», prosegue Variati facendo esplicito riferimento alla vicenda delle ex Popolari «che hanno ingannato azionisti e risparmiatori». Inganno proseguito «per anni, nel silenzio di chi doveva controllare». Variati si dice sicuro che «la magistratura farà il proprio dovere, ma Governo e Parlamento, oltre a quanto già fatto, dovranno ancora agire, magari in occasione della prossima legge finanziaria».

 

E poi l'annosa questione dei migranti, con Variati che gioca d'anticipo, rivolgendosi al ministro Minniti, atteso a Vicenza venerdì. «Basta con le carrette del mare, aiutiamoli là, educhiamoli per far crescere i loro territori». Ma, avverte Variati, «evitiamo le semplificazioni, o peggio i messaggi populisti che avvelenano le nostre comunità».

 

Infine il riferimento al referendum che si terrà in Veneto e Lombardia. Con un avvertimento: «No a nuovo centralismo regionale». E un monito:  «Non isoliamoci come sindaci, autonomia deve essere sinonimo di responsabilità»

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