VICENZA. Lampredotto fiorentino e kürtőskalács ungherese, seadas sarde e churros spagnoli, accanto a pistacchi di Bronte, olive ascolane, fritti misti e birre artigianali. Da domani a domenica dalle 10 alle 24 lungo viale Roma, si potrà pranzare in Emilia Romagna, fare merenda in Campania e cenare in Sicilia, muovendosi solo di pochi metri grazie a “Platea cibis” festival del cibo di strada e popolare, che farà tappa in città, con oltre 30 stand di specialità italiane e internazionali, di scoprire e gustare il meglio dello street food e della cucina popolare.
La rassegna è promossa da Anva-Confesercenti in collaborazione con l’associazione Il Tritone e si propone di far conoscere e valorizzare le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese, e far riscoprire sapori e antiche tradizioni, spesso non diffuse al di fuori del proprio territorio, ma anche aiutare la diffusione di novità culinarie provenienti dall’estero.
Oltre a gustare i prodotti in loco, i visitatori potranno poi anche dialogare direttamente con i produttori, per conoscere i metodi di realizzazione dei prodotti, ascoltare i loro consigli e farsi svelare qualche segreto, immergendosi nelle diverse tradizioni artigiane.
E a tal proposito, gli appassionati potranno anche accompagnare le diverse pietanze più o meno esotiche con birre artigianali, sia italiane che straniere.
E come in ogni evento che si rispetti non mancherà l’intrattenimento, anche questo dedicato a tradizioni popolari, anche se non italiane. Walter Nampelli, maestro della Country dance school, sabato dalle 18 proporrà una serata country con musica ed esibizione, mentre domenica sarà la volta del ballo latino-americano.
La manifestazione va ad inserirsi in un contesto come quello di Campo Marzo, da tempo al centro di polemiche sul versante della sicurezza e di un’azione di rivitalizzazione, soprattutto nei mesi estivi. «L'auspicio è che la manifestazione venga apprezzata e serva a rivitalizzare l'area di Campo Marzo – dichiara l'assessore Annamaria Cordova -, di modo che, in questa, come in altre occasioni, molti cittadini frequentino e si riapproprino di questa zona centrale».