VICENZA. Quelle accuse dure e circostanziate su Facebook rischiano di trasformarsi in un autogol. Sì, perchè si sono rivelate infondate, e l’accusato si era già risentito a tal punto da presentare un’articolata denuncia. Ora, 39 persone, in gran parte vicentine, rischiano di finire a processo per difendersi a vario titolo dalle ipotesi di calunnia e di diffamazione.
LA TESI. Andrea Gobbato, 30 anni, di Vicenza, nel 2011 si era laureato in Economia e commercio a Milano con una tesi sulle quotazioni in borsa di alcune aziende del Veneto. Nella sua pubblicazione il vicentino aveva inserito dei capitoli di carattere più generale. Un anno dopo, a laurearsi a Milano era stato Giovanni Bacchini, con una tesi incentrata sempre sulla borsa, che era stata pubblicata in parte anche su un sito specialistico. Gobbato si era imbattuto in quella pubblicazione ed aveva riconosciuto la sua, di tesi. Secondo quanto aveva riferito all’epoca Bacchini aveva copiato di sana pianta i capitoli generali. La sua reazione era stata duplice: da un lato, aveva raccontato tutta la faccenda con nomi, cognomi e fotografie su Facebook; dall’altro, aveva sporto denuncia in procura a Milano per l’asserita violazione delle norme sul diritto d’autore. (...)
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