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Vicenza

Terremoto BpVi
Iorio si dimette
in arrivo Viola

Iorio si è dimesso
Iorio si è dimesso
Iorio si è dimesso
Iorio si è dimesso

VICENZA. ore 18.15 «Domani sera ci sarà il nuovo amministratore delegato» della Banca Popolare di Vicenza. Lo ha confermato il presidente Gianni Mion, prima di parlare in consiglio comunale a Vicenza. Sarà Fabrizio Viola il nuovo Ad? «Se ne parla, lo sapremo meglio domani» ha aggiunto Mion. Quanto alle motivazioni delle dimissioni di Francesco Iorio «bisogna chiederlo a lui, per noi è stata una sorpresa, l’uscita non era concordata».

«La proposta di conciliazione che la Banca Popolare di Vicenza sta mettendo a punto per ridurre il contenzioso con i vecchi soci punta a dare «un importo superiore al prezzo di recesso (fissato in 6,3 euro ad azione, ndr) al maggior numero possibile di azionisti», ha poi detto Mion nel corso del consiglio comunale. «Si cercherà di coordinarsi con Veneto Banca per fissare un’uniformità di criteri. Si cercherà di dare un importo superiore al prezzo di recesso al maggior numero possibile di azionisti, in questo momento non posso dirvi di più perchè ci sono due o tre alternative allo studio. Anche questo tentativo di erogazione è subordinata al rifinanziamento da parte di Atlante e dunque deve essere compatibile con i fabbisogni» dell’azionista.

«Per rilanciare la banca saranno necessarie anche altre ricapitalizzazioni, anche rilevanti, ricercando capitale sia da Atlante che da terzi», ha precisato Mion. Quanto ai possibili investitori «noi pensiamo che possano essere anche italiani e che siano anche veneti». Per farlo però «bisogna creare condizioni di interesse» per la banca, anche attraverso una fusione con Veneto Banca

«Penso che in queste ore anche in Bce stanno considerando questa opportunità» di fusione tra la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca «e speriamo in una risposta favorevole in poco tempo», ha continuato Mion. L’obiettivo della fusione è creare «una banca moderna, focalizzata sul nord-est», la cui «sede logica» sarebbe a Vicenza. È vero che il progetto «evidenzia molti esuberi e moltissime duplicazioni» ma con una fusione «ci sarà una banca in grado di pensare a un suo futuro qui». Se invece Bpvi e Veneto Banca fossero acquisite da altri istituti più solidi «nessuno terrà aperte queste sedi, questo è il vero rischio se venissero acquisite separatamente». «Spero che da questa idea di fusione in cui credo fermamente possa rinascere una nuova banca che realizza l’integrazione territoriale mettendo insieme due zone importanti e che si possa espandere anche nel Friuli e nel Trentino» ha detto Mion sottolineando che «questa idea è condivisa dal management di Atlante e dalla Banca d’Italia».

 

ore 10.30 Terremoto in BpVi: l’amministratore delegato della Banca Popolare di Vicenza, Francesco Iorio, si è dimesso. La decisione di Iorio sarebbe legata all'ipotesi, circolata a più riprese negli ultimi tempi, che il Fondo Atlante intenda chiamare l'ex a.d. di Mps, Fabrizio Viola, alla guida della banca che nascerà dalla fusione tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

«Iorio, amministratore delegato e direttore generale dal giugno del 2015, ha guidato la Banca in uno dei momenti più difficili della sua storia, - si legge nella nota della BpVi - che ha visto la trasformazione in spa e il riassetto della struttura azionaria. Ha avviato, con il determinante sostegno del Fondo Atlante, un complesso processo di ristrutturazione e rilancio della banca». «Il consiglio di amministrazione - continua il comunicato - ha espresso il proprio unanime e convinto ringraziamento, apprezzando l'alta qualità del lavoro svolto e la competenza, la trasparenza e l'impegno. Gianni Mion e Salvatore Bragantini esprimono il più profondo rammarico per la decisione di Francesco Iorio al quale, nonostante il breve periodo di collaborazione, sono legati da amicizia e stima; la sua intelligenza e professionalità, unanimemente riconosciutegli, hanno contribuito a salvare la Banca Popolare di Vicenza nel momento più difficile della sua lunga e gloriosa storia».

Il 6 dicembre è prevista una riunione del consiglio di amministrazione per cooptare un nuovo amministratore e per designare il nuovo amministratore delegato.
 

 

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