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L'operazione

Spacciavano coca
alla Vicenza "bene"
Banda smantellata

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la banda spacciava cocaina
la banda spacciava cocaina
la banda spacciava cocaina
la banda spacciava cocaina

VICENZA. La polizia ha smantellato un’organizzazione criminale italo-albanese, formata da dieci persone, leader nel micro e mediospaccio di cocaina e marijuana destinata alla provincia berica, ma soprattutto alla "Vicenza bene", composta da imprenditori (tra cui anche il titolare di una concessionaria d’auto), professionisti e manager. Dieci gli avvisi alla fine dell’indagine con l’ultima perquisizione che ha permesso di chiudere il cerchio di un’operazione iniziata due anni fa.

 

I vertici della squadra mobile hanno calcolato che la vendita media fosse di almeno un etto di droga a settimana con incassi molto alti. L’indagine è stata ribattezzata "Operazione Puppet" per via di quel particolare appellativo, «pupazzo», con i cui i membri della banda criminale si chiamavano al telefono per evitare di riferire i propri nomi nel sospetto di essere intercettati. Le indagini sono iniziate dopo che un cliente, un imprenditore vicentino, picchiato e minacciato perché non pagava il debito, aveva chiesto aiuto alla polizia. Nel sodalizio finito nella rete delle forze dell’ordine anche due donne, una 22enne originaria della Liguria ma residente a Vicenza e una bosniaca 56enne, con quest’ultima che faceva la cassiera e aveva il compito di trasferire i soldi in conti puliti. Secondo quanto emerso gli albanesi avevano il compito di andare in Spagna e in alcune province della Lombardia a rifornirsi di marijuana e cocaina, poi destinata al mercato vicentino.

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