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Vicenza

Segreti industriali
Chiesti a Cicero
5 milioni di euro

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Claudio Cicero mostra il motore elettrico della ditta vicentina
Claudio Cicero mostra il motore elettrico della ditta vicentina
Claudio Cicero mostra il motore elettrico della ditta vicentina
Claudio Cicero mostra il motore elettrico della ditta vicentina

VICENZA. Quasi cinque milioni di euro. È la somma, a titolo risarcitorio, che le parti civili (di cui il giudice ieri mattina ha accolto la costituzione) chiedono all’assessore Claudio Cicero a processo per appropriazione indebita aggravata di un brevetto industriale e per rivelazione di segreti industriali.

 

L’oggetto del contendere è un brevetto che un'azienda di Altavilla sostiene le sia stato sottratto, con un danno molto rilevante. Quel brevetto, stando ai titolari della società, avrebbe spalancato le porte per lavorare con Fiat, oggi Fca. Ieri mattina è così cominciato il processo che vede imputato l’assessore alla Mobilità della giunta Rucco.

 

Al termine della prima udienza, il giudice ha quindi rinviato il dibattimento al prossimo 10 settembre. Nel corso dell’udienza il giudice ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile sia dell'azienda vicentina, sia dei soci della ditta. La società, che ritiene Cicero responsabile delle accuse che gli vengono mosse, chiede all’assessore un risarcimento per il danno provocatole pari a 4 milioni di euro. Altri 800 mila euro sono stati invece chiesti dai soci della fabbrica di Altavilla per il mancato trasferimento delle quote societarie che sarebbe dovuto avvenire dopo la conclusione dell’affare con Fca; nonché per il deprezzamento delle stesse una volta che la trattativa è saltata. 
 

Matteo Bernardini

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