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L'attentato di Strasburgo

«Qui a Vicenza
la sicurezza
già al massimo»

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Il dispositivo di sicurezza sarà garantito anche dai carabinieri delle squadre operative di supporto
Il dispositivo di sicurezza sarà garantito anche dai carabinieri delle squadre operative di supporto
Il dispositivo di sicurezza sarà garantito anche dai carabinieri delle squadre operative di supporto
Il dispositivo di sicurezza sarà garantito anche dai carabinieri delle squadre operative di supporto

VICENZA. L’attentato di Strasburgo non cambia i piani del questore Giuseppe Petronzi. In città e provincia l’asticella della sicurezza è già a livelli molto alti. «Rispetto allo standard ordinario siamo entrati nel periodo che va verso il Natale in cui si effettua un’elevazione dei servizi di vigilanza e di sicurezza sul territorio», spiega il numero uno della polizia di Stato di Vicenza. Mercatini, centri commerciali e tutti gli altri luoghi che attirano un gran numero di persone vengono monitorati in maniera costante. Un dispositivo, quello messo a punto dal questore, che potrà contare pure sulle squadre operative di supporto dei carabinieri: le unità addestrate a fronteggiare un attacco terroristico. 

 

Rimane immutata la mappa degli obiettivi sensibili. Oltre alle manifestazioni, ai musei e ai centri commerciali, nella lista compaiono i principali monumenti della città (la Basilica Palladiana e il Santuario di Monte Berico su tutti) e la stazione ferroviaria. E poi fari puntati anche sul carcere, dove è sempre più diffuso il fenomeno della radicalizzazione: un lavoro che sta dando i suoi frutti e che, il mese scorso, aveva portato all’espulsione di un detenuto del carcere di San Pio X ritenuto vicino ad ambienti dell’estremismo islamico.

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