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Vicenza

Patenti "prese"
con l'auricolare
Quindici furbetti

L'ultimo episodio a fine ottobre
La sede della Motorizzazione. ARCHIVIO
La sede della Motorizzazione. ARCHIVIO
La sede della Motorizzazione. ARCHIVIO
La sede della Motorizzazione. ARCHIVIO

VICENZA. Il mondo è fatto a scale, ma c’è sempre qualcuno che vuole prendere l’ascensore. Come chi cerca di superare l’esame di teoria per la patente di guida presentandosi con auricolari, cellulare e telecamera nascosta per farsi dare le risposte corrette da chi sta dall’altra parte della linea telefonica. Dall’inizio dell’anno gli agenti della sezione di polizia giudiziaria delle stradale, e il personale della motorizzazione civile, hanno sorpreso quindici furbetti, tutti stranieri, sequestrando ogni volta l’apparecchiatura tecnologica che veniva utilizzata per tentare di risalire all’organizzazione che si nasconde dietro a questo fenomeno che sta prendendo sempre più piede.

 

L’ultimo esaminando a cadere nella rete dei poliziotti e del personale degli uffici di strada Caperse è un indiano di 32 anni, residente a Thiene, che ha provato a imbrogliare durante una prova che si è tenuta alla fine di ottobre. A insospettire gli agenti e gli esaminatori è stata la postura tenuta dallo straniero durante l’esame: Singh era rimasto immobile con il busto per tutta la sessione. A quel punto, è scattato il controllo che ha permesso di trovare il kit che gli era stato fornito. Oltre a un auricolare all’orecchio, nascosto da un cappello e collegato con un smartphone tenuto in tasca, grazie ai quali riceveva le risposte giuste da barrare, lo straniero aveva una telecamera microscopica inserita in uno dei bottoni della camicia. Per questo motivo è stato espulso dall’esame e denunciato con l’accusa di truffa ai danni dello Stato.

V.G.

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