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Trissino

Papà del ministro
Stefani muore
travolto dal quad

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Il ministro Erika Stefani e il padre Giovanni (foto Facebook)
Il ministro Erika Stefani e il padre Giovanni (foto Facebook)
Il ministro Erika Stefani e il padre Giovanni (foto Facebook)
Il ministro Erika Stefani e il padre Giovanni (foto Facebook)

Grave lutto per il ministro degli Affari regionali Erika Stefani: il padre Giovanni è morto in seguito ad un incidente durante una corsa in Algeria.

 

Giovanni Stefani aveva 72 anni e viveva a Trissino. Appassionato di motociclismo, la scorsa settimana era partito per l’Algeria, dove domenica mattina era scattato dalla città di Taghit il "Tuareg Rally 2019", che lo vedeva come concorrente nella gara riservata alle moto. Quella delle due ruote era una passione che Stefani aveva trasmesso anche alla figlia Erika. Aveva partecipato alle competizioni internazionali, tra cui due edizioni della Parigi-Dakar, la prima storica edizione della Transorientale, due Rally dei Faraoni, quattro del Marocco e due della Tunisia. A Trissino gestiva una macelleria, nel centro del paese. 

 

LA DINAMICA. Stefani sarebbe deceduto travolto dal suo quad ribaltatosi durante un salto fra le dune. Lo ha riferito un organizzatore del "Tuareg Rally". L’incidente è avvenuto oggi pomeriggio verso le 14 quando Stefani «stava guidando un quad», una «moto a quattro ruote», «sulle dune», ha riferito all’Ansa l’organizzatore che ha preferito rimanere anonimo. «Durante un grande salto è caduto ed è stato colpito dal suo quad», ha aggiunto la fonte contattata per telefono. 

«A causa delle ferite riportate è deceduto sul posto», ha riferito l’organizzatore: «circa uno-due minuti dopo dell’incidente un compagno di squadra è arrivato sul posto» e «ha provato a rianimarlo per 15-20 minuti. Poi è arrivato un dottore e anch’egli ha provato a rianimarlo ma non ha potuto che constatarne la morte», ha detto la fonte. Il Toureg Rally è «un grande evento» in corso da sabato e fino al 23 nell’ovest dell’Algeria: vi partecipano «molte persone alcune in gare e altre fuori della competizione», ha ricordato.

 

IL CORDOGLIO. «Sono profondamente addolorato da questa tristissima notizia. Un legame di sincera amicizia e stima mi unisce a Erika e posso solo immaginare la sua grande sofferenza per la perdita di un papà che le è sempre stato vicino, che l’ha cresciuta, incoraggiata nelle sue attività professionali e politiche, amata. Un uomo dinamico, attivo, che ha coltivato fino all’ultimo la straordinaria passione per i motori e le gare motociclistiche in particolare». Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime la sua vicinanza al ministro Stefani. «Ho avuto la fortuna di conoscere il papà di Erika - continua Zaia - e di apprezzarne, anche attraverso i racconti della figlia, lo spirito di iniziativa, l’impegno nel lavoro e nel suo mestiere di macellaio, l’attenzione per i valori sportivi, essendo stato a lungo anche il presidente dell’hockey Trissino. In una sola parola un Veneto, un uomo che ha dedicato al meglio la sua vita per il lavoro, per la sua famiglia e anche per le sue passioni». «Esprimo le mie condoglianze a Erika, alla mamma, al fratello e a tutti i suoi familiari - conclude -, interpretando anche i sentimenti di profondo cordoglio di tutti i colleghi della Giunta regionale». 

 

«Una brutta notizia, che rende triste questa giornata dedicata ai papà - è il commento del sindaco e presidente della Provincia Francesco Rucco, con riferimento alla tragica scomparsa di Giovanni Stefani, papà del ministro Erika Stefani -. So quanto l’amica Erika fosse legata al padre, grazie al quale e con il quale ha superato tanti momenti difficili, e quanto lui fosse orgoglioso di una figlia partita da un paesino vicentino e diventata ministro a Roma. Un decesso improvviso e tragico e per questo ancor più difficile da accettare. Tanto più che è successo durante una competizione motociclistica, una grande passione che Giovanni Stefani ha trasmesso anche alla figlia. A nome mio personale e delle amministrazioni comunale e provinciale esprimo profondo cordoglio e vicinanza al Ministro Stefani e alla sua famiglia. Un ministro che abbiamo imparato ad apprezzare per la competenza e per l’attaccamento al proprio territorio e alle proprie radici. Valori che di certo ha imparato da papà Giovanni, uomo di sport e grande lavoratore, di cui l’intera comunità trissinese sentirà la mancanza».

 

«Sono profondamente dispiaciuta per la tragica notizia che ha colpito il Ministro Erika Stefani. L’improvvisa morte del papà Gianni lascia sgomenti - il pensiero della senatrice Pd, Daniela Sbrollini -. All’amica, prima ancora che collega, dedico un pensiero affettuoso. Proprio nel giorno in cui si festeggiano i papà, Erika perde un riferimento affettivo importante, una persona che l’ha accompagnata nella vita e le ha trasmesso proprio la passione per la moto. In questo momento so che non ci si riesce a capacitare. E che nemmeno le parole riescono a portare conforto. Il dolore è troppo grande. Cara Erika, usa tutta la forza che hai sempre dimostrato per ricordare tuo padre con un sorriso. Un abbraccio».

 

«Tutto il Movimento 5 stelle si stringe attorno alla ministra Erika Stefani per la tragica morte del padre. Un caloroso abbraccio alla famiglia». Lo scrivono in una nota Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo del M5s di Camera e Senato.

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