VICENZA. Una giornata di caldo e afa su livelli quasi insopportabili sta facendo sudare il Veneto, dove oggi, prima volta nel 2017, sono stati toccati e superati i 35 gradi in diverse stazioni. Cavarzere (Venezia), e Castelfranco (Treviso) sono finora gli avamposti del Veneto africano, rispettivamente con massima di 35,3 gradi e 35,2; ma questa soglia fatidica è stata toccata anche a Lonigo e sfiorata in tutto il Polesine. Padova ha raggiunto quota 34. La parte più bollente è quella meridionale della regione, ma non fa fresco neppure vicino alle montagne: Feltre (Belluno) ha mancato di poco i 34 gradi, Belluno i 32.
L’ulteriore zampata dell’anticiclone africano, che si spinge fin nel cuore dell’Europa, era attesa e prevista da tutti i centri di calcolo meteo. È tuttavia il tasso di afa in continua crescita a rendere il clima soffocante e disagevole la vita nelle città, dove il fenomeno "isola di calore" sta portando in i termometri su valori ancora maggiori ai 35 gradi.
In città prime prove di caldo africano in pronto soccorso. Presa d’assalto nelle ore notturne anche la guardia medica. Gli accessi per sintomi da giugno africano si fanno massicci: malori, vertigini, svenimenti, collassi, gastroenteriti. Ma anche ubriacature da colonnina infuocata. In poche ore ieri mattina una lunga fila in sala di attesa. Corridoi intasati. Costantemente occupati i 14 posti-letto dell’astanteria. Anziani stremati da una canicola che sta raggiungendo valori-record dopo le temperature relativamente accettabili della scorsa settimana. Soffrono gli adulti, vittime soprattutto dei condizionatori e dei bruschi passaggi dall’aria fresca pompata dagli impianti in casa o in auto al caldo del deserto. Problemi per i più giovani alle prese con gastroenteriti violente e debilitanti.