VICENZA. L’ultimo di una lunga serie di furti è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: nessun’altra scolaresca potrà visitare la mostra su Chernobyl. Lo ha deciso il curatore Devis Vezzaro assieme all’associazione che ha contribuito a portare l’allestimento all’ex caserma Borghesi di Borgo Casale. Sono state dunque cancellate le visite prenotate fino alla fine di maggio. Risultato: 592 alunni e studenti, alcuni dei quali sarebbero arrivati dall’Italia meridionale, rimarranno a bocca asciutta. La prima incursione è stata commessa pochi giorni dopo l’apertura del 17 febbraio: qualcuno ha rubato il pannello che raffigurava l’immagine di Stalin e danneggiato altri due manifesti. L’ultima settimana di marzo è invece stata caratterizzata da 5 furti, quasi sempre in concomitanza con le visite di scolaresche. Sono spariti pacchetti di sigarette, accendini, dvd e cinque maschere antigas. La sesta è invece svanita giovedì scorso. Per Vezzaro è troppo: «Aprire alle scuole è stato solo un danno».