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Vicenza

Morto in A4
Indagata
anche la fidanzata

Nicholas Andrioletti, 19 anni, ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato travolto in autostradaUn’immagine di Nicholas e Veronica, sorridenti e innamorati
Nicholas Andrioletti, 19 anni, ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato travolto in autostradaUn’immagine di Nicholas e Veronica, sorridenti e innamorati
Nicholas Andrioletti, 19 anni, ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato travolto in autostradaUn’immagine di Nicholas e Veronica, sorridenti e innamorati
Nicholas Andrioletti, 19 anni, ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato travolto in autostradaUn’immagine di Nicholas e Veronica, sorridenti e innamorati

Perché la Seat Ibiza condotta da Veronica Gonella ha sbandato in quel tratto di autostrada finendo poi la sua corsa proprio nella corsia centrale della A4? È stata colpa di un guasto meccanico, di un malore oppure di un colpo di sonno della ragazza in quel momento al volante? E ancora: l’auto poteva essere spostata, o la botta ricevuta l’aveva danneggiata in maniera irreparabile? Bruno Piazza, 62 anni, il conducente della Bmw X1 che seguiva la vettura di Veronica e ha investito Nicholas Andrioletti (in auto con la ragazza e sceso dal mezzo nel tentativo di mettersi al riparo) poteva evitarlo? A che velocità viaggiava? Una lunga serie di domande alla quale il pubblico ministero Serena Chimichi, titolare dell’inchiesta sull’incidente in cui è morto il 19enne Andrioletti, vuole cercare di dare una risposta senza tralasciare alcun aspetto. Per questo, per poter svolgere al meglio le indagini, il sostituto procuratore ha deciso di indagare per omicidio stradale sia il conducente del suv, sia Veronica, la fidanzata di Nicholas. Nei prossimi giorni, poi, il sostituto procuratore affiderà una consulenza a un pool di esperti per analizzare nei dettagli quanto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato lungo il tratto della Serenissima tra i caselli di Montebello e Montecchio.

SOTTO CHOC. Veronica, 21 anni, dopo avere visto Nicholas, 19 anni, essere investito davanti ai suoi occhi è ancora sotto choc e sedata dai medici. Non riesce ancora a rendersi conto del fatto che Nicholas, il suo fidanzato con cui stava da giugno, non ci sia più. E che lei sia riuscita a uscire indenne dal tragico schianto, mentre lui non ce l’abbia fatta venendo travolto dal suv.

LA SBANDATA. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della polstrada, Veronica ha perso improvvisamente il controllo dell’utilitaria che stava conducendo. L’auto a quel punto ha sbattuto contro il guardrail e successivamente ha terminato la sua corsa a cavallo tra la seconda e la terza corsia di marcia. Nonostante l’urto violento i due fidanzati non avevano riportato ferite e dopo un momento di comprensibile spavento, entrambi, hanno deciso di scendere dalla vettura per mettersi in salvo. Solo che Veronica è scesa senza problemi è ha raggiunto il ciglio della strada. Nicholas, invece, avendo trovato la porta del passeggero bloccata ha impiegato qualche secondo in più e dopo essere sceso (dal lato del conducente) è stato centrato in pieno dalla Bmw di Piazza, residente a Ultimo in provincia di Bolzano, mentre i due ragazzi stavano tornando in città (luogo di residenza per entrambi).

L’INDAGINE. Avere indagato i due conducenti delle auto coinvolte nell’incidente, che sono risultati perfettamente in regola con gli esami dell’alcoltest e del drogatest, serve per arrivare a ricostruire l’esatta dinamica del sinistro mortale. Se insomma tutti hanno fatto il possibile per scongiurare la morte di Nicholas. E se alla fine, come allo stato delle cose parrebbe, quell’investimento sarebbe stato comunque inevitabile date le condizioni. O se invece avendo adottato altri accorgimenti, il 19enne avrebbe potuto salvarsi. Nicholas Andrioletti si era appena diplomato all’istituto Lampertico, indirizzo Manutenzione assistenza tecnica, ed era da poco tornato dalle vacanze a Bibione. Il suo funerale verrà celebrato domani nella chiesa di San Lazzaro dal parroco don Giuseppe Arcaro. Fino alla scorsa stagione, il 19enne ha giocato, nel ruolo di attaccante, nella squadra juniores del San Lazzaro Serenissima, dove aveva militato sin da quand’era bambino. Dopo la maturità aveva deciso di prendersi un anno di pausa dall’attività calcistica pur rimanendo tesserato con la squadra del quartiere.

Matteo Bernardini

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