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Montegalda

Ladri in casa
I vicini sparano
per farli fuggire

La padrona di casa osserva sconsolata il disastro dei banditiLa cassaforte presa a picconate dai ladri. FOTOSERVIZIO COLORFOTO
La padrona di casa osserva sconsolata il disastro dei banditiLa cassaforte presa a picconate dai ladri. FOTOSERVIZIO COLORFOTO
Ladri in casa, i vicini sparano (Carollo)

MONTEGALDA. Tentano il furto ma sono costretti a fuggire e, in mezzo ai campi, sono presi a fucilate dagli altri residenti. Ancora colpi di arma da fuoco contro i ladri, ieri a Montegalda, dove un gruppo di malviventi ha provato il colpo in un’abitazione in via Fogazzaro 39. Su quanto accaduto, stanno indagando i carabinieri della compagnia di Vicenza. In base alle prime ricostruzioni, i banditi sono entrati in azione poco dopo le 19.

A quell’ora Franca Simoni, 51 anni, impiegata, che vive nell’abitazione assieme al figlio di 14 anni, non era in casa. I ladri, approfittando dell’oscurità, dopo essere entrati nel giardino dell’abitazione superando la siepe che fa da recinzione, hanno forzato, con l’aiuto di un grosso piede di porco, un balcone e una porta-finestra. Una volta all’interno, si sono quindi diretti al piano superiore, individuando subito dove si trovava la cassaforte. A quel punto, con l’ausilio di un piccone, hanno cercato di estrarre il forziere dalla parete, abbattendo parte del muro. I colpi contro la parete, però, sono stati uditi da Emanuela Frigo, 53 anni, la quale vive nella casa adiacente. La donna, intuendo cosa stava accadendo, ha lanciato l’allarme al 112, provvedendo, poi, ad avvertire il fratello Angelo Frigo, 51 anni, anch’egli del paese. L’uomo è accorso all’abitazione; il suo arrivo ha probabilmente disturbato i ladri, i quali hanno desistito dalla propria opera. I malviventi sono quindi usciti dall’edificio, superando ancora una volta la recinzione e dandosi alla fuga in mezzo ai campi. È stato proprio in quel momento che si sono uditi, distintamente, dalla direzione di fuga dei banditi, alcuni colpi di arma da fuoco. Ad esploderli, probabilmente qualche altro abitante della zona. Non è chiaro, però, se le fucilate siano state la conseguenza di un nuovo tentativo di furto da parte del gruppo o se, udito il trambusto, qualche abitante della zona abbia sparato qualche colpo in aria. All’abitazione di via Fogazzaro si sono così precipitati i carabinieri di Vicenza, i quali hanno subito dato il via alle indagini, sia per risalire all’identità dei responsabili, sia per individuare le persone che hanno esploso i colpi. I militari hanno raccolto gli elementi utili per delineare con esattezza quanto accaduto nella casa.

L’abitazione di Simoni era stata teatro di un furto solo 15 giorni prima: in quell’occasione, sempre di sabato, ignoti, dopo aver cercato di entrare dal bagno, erano penetrati in casa passando per la cucina. Il gruppo, aveva quindi rovistato in tutta l’abitazione. In quell’occasione, i malviventi erano stati disturbati dall’arrivo della padrona di casa, poco prima delle 22.30, la quale li aveva visti fuggire. Il bottino era stato ingente: i ladri si erano infatti allontanati portando via contanti per 2 mila euro, nonchè monili in oro, abiti, biancheria, per un valore di altri 1.000 euro. Non è escluso che i ladri possano essere gli stessi. Dopo l’accaduto, la titolare dell’abitazione aveva montato delle sbarre in ferro in alcune finestre per difendersi da eventuali nuove incursioni. Purtroppo, il sistema non è bastato a fermare i malviventi.

Matteo Carollo

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