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La nuova ciclabile
ignorata dalle bici
Pronte le sanzioni

L’immagine simbolo: la ciclabile appena realizzata e una bicicletta che la evita accuratamente. COLORFOTO
L’immagine simbolo: la ciclabile appena realizzata e una bicicletta che la evita accuratamente. COLORFOTO
L’immagine simbolo: la ciclabile appena realizzata e una bicicletta che la evita accuratamente. COLORFOTO
L’immagine simbolo: la ciclabile appena realizzata e una bicicletta che la evita accuratamente. COLORFOTO

Lo scenario è pure invitante. Asfalto appena steso e pavimentazione simile a un tavolo da biliardo, segnaletica orizzontale tracciata da poche ore con colori gialli e bianchi scintillanti, ma soprattutto due corsie (una per senso di marcia) riservate esclusivamente alle biciclette. Peccato, però, che quella pista di contrà Vittorio Veneto al momento piaccia a pochi ciclisti. Sarà perché è nuova e poco conosciuta. Tuttavia il debutto della nuova ciclabile da 340 metri capace di collegare ponte Pusterla e ponte degli Angeli e mettere in sicurezza chi all’auto preferisce i pedali non è proprio da incorniciare. Tanti sono i vicentini che ignorano il corridoio riservato e preferiscono pedalare in strada. Un fenomeno non nuovo. Ma ora l’amministrazione si dice pronta a «provvedimenti forti».

DI COSA SI TRATTA. Prima di tutto la descrizione. La nuova pista bidirezionale, progettata dal settore mobilità e concordata con Fiab, si stacca da ponte Pusterla all’altezza del Patronato Leone XIII e, sviluppandosi sul lato sud di contrà Vittorio Veneto, prosegue fino a contrà Canove. In Largo Goethe procede per altri 90 metri nella direzione di ponte degli Angeli, andando a raccordarsi con l’attuale percorso monodirezionale di Levà degli Angeli, strada che da domani tornerà a senso unico. «L’intervento - interviene l’assessore alla progettazione Antonio Dalla Pozza - risolve l’annoso problema della percorrenza di contrà Vittorio Veneto contromano da parte dei ciclisti. Se ogni utente della strada rispetterà le regole, la mobilità di tutti sarà garantita nel migliore dei modi».

COMINCIAMO BENE. Ed è proprio questo il problema: rispettare le regole. Pochi ciclisti al debutto della nuova corsia si sono lanciati in quel corridoio a loro riservato. C’è chi non si è accorto («È nuova - giustifica Dalla Pozza - e manca ancora la segnaletica verticale che la indica») ma c’è anche chi la ignora senza problemi. Bastano 30 minuti passati all’altezza di largo Goethe per contare una decina di ciclisti che, provenendo da ponte degli Angeli, percorrono contrà Vittorio Veneto senza badare alla ciclabile. Il risultato? Le auto si trovano in difficoltà e i bus devono rallentare e procedere a passo di bicicletta. Con conseguente situazione di pericolo soprattutto per gli stessi ciclisti.

LE REGOLE. Intendiamoci, quanto è stato immortalato ieri mattina in contrà Vittorio Veneto non è un’eccezione; anzi. Proprio un anno fa su Il Giornale di Vicenza erano state pubblicate le immagini di diversi ciclisti intenti a ignorare le piste riservate. Un fenomeno fastidioso (soprattutto per Claudio Cicero che in Consiglio l’aveva sparata, nel vero senso della parola, grossa: «Fucilare i ciclisti che non utilizzano le ciclabili») ma anche irregolare. Seguire la pista non è un piacere ma un obbligo. E chi non lo fa, come nel caso di contrà Vittorio Veneto, rischia di incorrere in una sanzione. Questo dice il codice della strada che consente alle due ruote di evitare la corsia dedicata solamente se è promiscua.

LE SANZIONI. Le multe stanno a zero. Ma ora il Comune è pronto ad avviare la battaglia. «Con Fiab Tuttinbici – ha annunciato Dalla Pozza – nei prossimi mesi attiveremo iniziative di promozione della cultura della sicurezza stradale e del rispetto delle norme del codice della strada da parte dei ciclisti. Siamo pronti ad adottare provvedimenti forti». Tra questi le multe per chi non rispetta le corsie dedicate («Anche se prima di tutto serve cultura, che passa in piccola parte anche per le sanzioni»). Tra gli altri interventi anche il divieto di percorrere corso Palladio «o comunque la parte centrale, predisponendo la sistemazione di alcune fioriere».

Nicola Negrin

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