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Vicenza

In ospedale dopo
il pugno, identificato
un militare Usa

Al Custom House di via Zamenhof sono intervenuti i carabinieri
Al Custom House di via Zamenhof sono intervenuti i carabinieri
Al Custom House di via Zamenhof sono intervenuti i carabinieri
Al Custom House di via Zamenhof sono intervenuti i carabinieri

VICENZA. Rischiare la vita per una lite in discoteca. Matteo Tosetto, operaio padovano di 27 anni domiciliato a Camisano, è ricoverato nel reparto di neurochirurgia del San Bortolo dopo essere stato colpito da un pugno nella notte tra giovedì e venerdì. Inizialmente i medici si erano riservati la prognosi, ma i successivi esami diagnostici hanno dato esiti incoraggianti. La vittima se la caverà in circa un mese. I carabinieri del radiomobile nel frattempo sono risaliti a un militare statunitense di 22 anni, sospettato di essere l’aggressore.

LA LITE. Tosetto, originario di Campo San Martino, incensurato, si trovava al Custom House di via Zamenhof in compagnia di un gruppetto di amici. Tra questi anche la sua ragazza, Elena Marconi, vicentina di 24 anni. Non sono chiari i motivi che hanno scatenato la lite, che sarebbe sorta all’interno della discoteca. Secondo una prima versione Tosetto stava discutendo con un’altra persona e il militare si sarebbe intromesso tra i due. La vittima ha però detto di non conoscere i motivi del pestaggio. Di sicuro la discussione è proseguita all’esterno del locale. Qui il padovano ha raccontato di aver subito un forte colpo al viso, sferrato da una persona di colore a lui non conosciuta. Il pugno lo ha fatto cadere rovinosamente al suolo e avrebbe anche battuto la testa sull’asfalto. Una versione che ha trovato conferme tra gli amici della vittima. Il giovane si è poi ripreso senza ricorrere a cure mediche e ha fatto ritorno nella sua abitazione.

IL MALORE. L’indomani Tosetto si è sentito male in casa. È intervenuta un’ambulanza, che ha accompagnato il giovane al San Bortolo. Subito il colpo non pareva grave, ma quando i medici lo hanno visitato hanno deciso di ricoverarlo in neurochirurgia, inizialmente riservandosi la prognosi. La tac ha evidenziato una frattura occipitale. Un osso della base cranica si è rotto in seguito al trauma. Ieri i medici hanno sciolto la prognosi, anche se è presto per dire se l’operaio soffrirà di danni permanenti. Tosetto, che era cosciente, è stato sentito dai carabinieri che hanno raccolto la sua versione.

LE INDAGINI. Sabato un amico della vittima si è presentato in caserma per denunciare l’aggressione. Le indagini sono state affidate al nucleo radiomobile. I militari del tenente Russo hanno sentito i responsabili e gli addetti alla sicurezza del locale di Vicenza Est. Sono stati esaminate anche le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza, che hanno ripreso i clienti all’interno del locale. Ad aiutare gli investigatori è stato anche un colpo di fortuna. Nella notte della lite il militare americano si era recato al pronto soccorso, dove è stato identificato e refertato con pochi giorni di prognosi. Ai medici ha detto di una lite avvenuta al Custom Pub con persone sconosciute, forse con lo stesso Tosetto. Probabilmente aveva visto il rivale rialzarsi e non poteva sapere che quel pugno gli aveva causato lesioni gravi. Grazie alla collaborazione con la polizia dell’ospedale e con i carabinieri della Setaf, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire al presunto aggressore. Per ora il soldato nega tutto. Per questo i carabinieri stanno cercando altre testimonianze, che potrebbero portare alla denuncia del 22enne per lesioni gravi.

PROBLEMA SICUREZZA. Al di là dei fatti di giovedì notte, la zona di via Zamenhof conferma gli ormai ben noti problemi di violenza e ordine pubblico. Gli interventi di carabinieri e polizia non si contano e gli equipaggi del Suem hanno paura a intervenire senza un’adeguata scorta da parte delle forze dell’ordine. I gestori dei locali (almeno di quelli regolari) si sono affidati a bodyguard e vigilantes. Uno sforzo che però, a quanto pare, non basta ad arginare spaccio e risse.

Paolo Mutterle

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