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Vicenza

«Il Salvi non può
essere ostaggio
dei balordi»

Uno scorcio del Giardino Salvi ora al centro del dibattito
Uno scorcio del Giardino Salvi ora al centro del dibattito
Uno scorcio del Giardino Salvi ora al centro del dibattito
Uno scorcio del Giardino Salvi ora al centro del dibattito

«Un gruppo di balordi non può tenere in ostaggio il Giardino Salvi». Il sindaco Achille Variati non ci gira intorno: il rischio-degrado nel parco storico che affaccia su Porta Castello rischia di rovinargli gli ultimi giorni di vacanza in montagna, ma è una questione che intende affrontare di petto. E subito. Gli episodi degli ultimi giorni e le lamentele dei residenti per la sempre più frequente presenza di senzatetto e sbandati anche a ridosso o all’interno di quell’area verde recintata hanno suscitato la presa di posizione del primo cittadino, che ha già inserito il dossier-Salvi al primo punto all’ordine del giorno per domani, quando ritornerà nel suo ufficio in municipio.

«Me ne occuperò personalmente», fa sapere Variati, precisando che questo non significa esautorare l’assessore alla sicurezza Dario Rotondi, semmai affiancarlo per cercare di risolvere la questione al più presto. E soprattutto, in modo implicito ma chiaro, significa che la salvaguardia del Giardino Salvi è la priorità di questa fine agosto.

Già, perché non solo nella sua testa, ma anche in quella di tutti i vicentini il Giardino Salvi non è (e non può diventare) una succursale di Campo Marzo. Se quest’ultimo - che si sviluppa davanti alla stazione ferroviaria in un’area fragile, molto vasta e non recintata - è il “malato cronico” cui le terapie anti-degrado di tanti anni e di diverse amministrazioni non sono bastate, il Salvi è diverso: è un pezzo di centro storico, un’area frequentata anche da famiglie con bambini, rimasta preservata da spacciatori e sbandati, che ora però rischia di essere in balia dell’onda lunga che s’ingrossa a Campo Marzo e risale lungo viale Roma. Già alla fine di giugno ci fu un campanello d’allarme: due spacciatori arrestati al Giardino; domenica scorsa l’ultima performance è stata l’incursione in solitaria di una persona nuda, prima dello spettacolo per bambini. Non solo: i residenti di corso San Felice hanno raccontato - ieri su queste colonne - di persone che importunano i passanti. Il denominatore comune di questo quadretto, spesso, è l’alcol. La maggior parte dei balordi che bazzicano l’area ha problemi di dipendenza, in alcuni casi anche da droga. Non è un caso che il Comune abbia voluto intensificare i controlli contro il consumo di alcol in pubblico (vietato dal regolamento) con una pattuglia ad hoc della polizia locale. Il sindaco, da domani con l’assessore Rotondi, valuterà i risultati del lavoro avviato e, se necessario, si muoverà per nuove contromisure: non è esclusa un’ordinanza specifica. La ricognizione a 360 gradi coinvolgerà anche il settore del Sociale, guidato dall’assessore Isabella Sala. Tra l’altro a un tiro di schioppo dal Salvi è in corso di allestimento il luna park per la Festa dei Oto: con migliaia di persone in arrivo, Variati non ha intenzione di lasciare il Giardino sguarnito.

Marco Scorzato

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