VICENZA. L’esame è passato. Più o meno. Il marchio Unesco di Vicenza per il momento non è a repentaglio. «Non siamo a rischio e non siamo nemmeno all’inizio di un’eventuale procedura» tuttavia serve maggiore attenzione. «O meglio, è necessario rivedere alcuni aspetti dei grandi progetti affinché il valore universale del sito non sia danneggiato». Le parole sono di Katri Lisitzin, Francesco Sbetti e Katia Basili, gli esperti degli studi “K. Lisitzin” e “Sistema” che ieri hanno consegnato all’amministrazione comunale la Valutazione di impatto sul patrimonio (Hia) relativa al sito Unseco “La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto”, commissionata dal Comune in seguito a una raccomandazione promossa da Icomos, il braccio operativo di Unesco. Secondo i professionisti la città non rischia di perdere il marchio «ma è necessario - affermano - che su Borgo Berga, alta velocità, tangenziale di Vicenza e previsioni urbanistiche nell’area di Villa Trissino siano apportate delle modifiche per mitigare l’impatto delle opere». «È positivo – commenta l vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci - il fatto che venga esclusa l’idea che Vicenza si possa trovare in immediato pericolo ma nel contempo questo studio rappresenta una situazione che richiede dei correttivi. Dobbiamo impegnarci di più».