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Vicenza

Furti in corsia
spunta il video
È una banda

Furti in ospedale, i fotogrammi del video

VICENZA. Si mescolano ai parenti in visita ai degenti per muoversi indisturbati. Osservano gli spostamenti dei malati. E, quando qualche paziente si allontana dalla propria stanza per sgranchirsi le gambe oppure per sottoporsi a una visita specialistica, arraffano di tutto: dai portafogli alle borse, dai cellulari ai computer portatili ai tablet. I ladri che nelle ultime settimane hanno colpito al San Bortolo farebbero parte di un’unica banda. Ne sono convinti gli agenti in servizio al posto di polizia. Che avrebbero individuato i responsabili grazie alle immagini girate dalle telecamere nascoste disseminate lungo i corridoi dell’ospedale.

L’ULTIMO COLPO. L’ultimo furto è stato commesso lunedì scorso ai danni di un degente ricoverato nel reparto di ortopedia. Quella mattina Diego Bassetto, 59 anni, residente a Torri di Quartesolo, è uscito dalla stanza solamente per quindici minuti per prendere una boccata d’aria. Quando è tornato, il computer portatile che aveva lasciato nel cassetto, del valore di 800 euro, era sparito nel nulla. La vittima ha denunciato l’accaduto ai poliziotti. A quel punto, coordinati dal primo dirigente Alessandro Campagnolo, l’ispettore capo Emanuele De Bortoli, il sovrintendente Lucio Peron e l’assistente capo Sergio Cenci si sono messi subito al lavoro.

L’ANALISI DEI FILMATI. Gli uomini in divisa hanno cominciato a esaminare minuziosamente i filmati delle telecamere di sorveglianza. Dopo qualche ora, la loro attenzione è stata attirata da un ragazzo, di circa trent’anni, carnagione olivastra, con indosso un giaccone pesante, un paio di jeans e con una cuffietta grigia in testa. Il sospetto si stava allontanando dal reparto di ortopedia subito dopo l’orario del furto indicato dalla vittima e teneva il braccio sinistro in una posizione innaturale: l’arto era molto vicino al corpo, come se servisse per sostenere e allo stesso tempo per coprire il computer rubato. Gli investigatori hanno avuto la certezza di aver individuato l’autore del furto poco dopo, quando da sotto il braccio dello sconosciuto è comparso per un breve istante l’oggetto sparito dalla stanza di Bassetto qualche minuto prima.

LE INDAGINI. Il viso del sospettato è parso familiare ai poliziotti. Che, a quel punto, hanno deciso di confrontare i fotogrammi del furto commesso lunedì scorso con le immagini dei colpi messi a segno nelle ultime settimane. Così facendo, gli agenti hanno notato che la stessa persona accusata del furto del computer portatile compariva anche sulle scene dei crimini precedenti. In alcuni casi era assieme ad altri due uomini, anche loro sulla trentina.

LA BANDA. Nei video si vedono i tre sospetti aggirarsi assieme lungo i corridoi dei reparti dell’ospedale, confabulare qualcosa e poi dividersi prima di commettere il furto. Secondo gli investigatori, dunque, si tratta di un’unica banda. Al momento, però, non è ancora stato possibile attribuire loro un nome e un cognome. I tre malviventi avrebbero comunque le ore contate. Una volta identificati, sarà difficile per i banditi difendersi dalle accuse che vengono mosse loro dagli investigatori.

Valentino Gonzato

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