Quale sarà il futuro dell’ex filanda Bocchese di Trissino? È questa la domanda a cui il magazine Accenni proverà a dare una risposta, attraverso il contest “La filanda cerca futuro”: un concorso libero di idee per proposte relative ad un possibile utilizzo della struttura, in disuso ormai da molti anni.
Obiettivo del contest, che è iniziato diversi mesi fa, è la produzione di progetti che possano immaginare una destinazione riqualificante per un luogo ricco di fascino e pezzo pregiato del patrimonio dell’archeologia industriale vicentina. La filanda Bocchese sarà dunque protagonista del numero speciale di Accenni Magazine di novembre, con le idee e le proposte di riqualificazione pervenute da quattro studi di architettura.
Per partecipare al contest erano state richieste delle rappresentazioni tridimensionali e schizzi di propria discrezione, una breve relazione descrittiva e un profilo dello studio progettista con tanto di foto, il tutto da consegnare alla redazione entro il 30 settembre. I quattro progetti pervenuti verranno pubblicati sul prossimo numero della rivista, che sarà in edicola lunedì 30 novembre in allegato alla copia del Giornale di Vicenza. In questo numero del periodico, a ciascuno dei partecipanti verrà dedicato uno spazio esclusivo con la descrizione del progetto, una breve relazione in merito ed il profilo dello studio.
Luogo chiave della storia e dell’economia di Trissino, e del territorio circostante, l’ex filanda Bocchese ha subito negli anni il medesimo destino delle altre strutture simili ad essa. Dopo il proliferare del secolo scorso, dovuto alla grande richiesta di lavorazione del cotone e della seta, le filande hanno infatti iniziato un lento ed inesorabile declino, che ha portato alla chiusura e alla scomparsa di queste realtà di cui oggi rimangono solo edifici vuoti e dismessi, in quello strano incrocio di capannoni, campi e fattorie.
Ecco dunque nascere il contest della rivista Accenni, con l’obiettivo di valorizzare il futuro di un luogo storico, la cui area si sviluppa su 17 mila metri quadrati e si affaccia direttamente sulla strada statale, e rappresenta un’importante opportunità per il territorio. Un pezzo di storia che cerca un futuro.