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Vicenza

Famiglie
protagoniste
del commercio

Consegna delle Aquile di Confcommercio a 52 Maestri e Benemeriti
I 4 Benemeriti del commercio con oltre 60 anni di attività
I 4 Benemeriti del commercio con oltre 60 anni di attività
Famiglie protagoniste del commercio (COLORFOTO)

VICENZA.  Il commercio, un affare di famiglia. I padri aprono e avviano le attività, i figli prendono il testimone, contribuendo ad innovare le imprese. Le famiglie sono state protagoniste, ieri, al ridotto del teatro comunale, alla cerimonia di premiazione dei Maestri e dei Benemeriti del commercio. L’iniziativa dell’associazione 50&Più di Confcommercio Vicenza ha visto la consegna dei riconoscimenti a diverse imprese a conduzione familiare. Con i 52 premiati, sul palco sono saliti pure mariti e mogli, fratelli e anche un’intera famiglia. Sono stati 16 i Maestri del commercio premiati con l’Aquila d’argento per i 25 anni di attività, 16 i premiati con l’Aquila d’oro per i 40 anni di lavoro; in 16 hanno ricevuto l’Aquila di diamante per i 50 anni di attività; 4 infine i Benemeriti con oltre 60 anni di attività commerciale.

 

LA CERIMONIA. «La famiglia rappresenta il nucleo fondante della società - ha spiegato il presidente di 50&Più Fiorenzo Marcato -. Senza gli insegnamenti dei genitori è difficile costruire una vita ricca di valori. Il patrimonio dell’anziano arricchisce l’esperienza del giovane, il quale porta la sua spensieratezza e la sua creatività». Il commerciante, oggi, si trova però di fronte a nodi di difficile soluzione. Gli operatori del commercio si sentono «tutti i giorni nel mirino della criminalità» e chiedono ai sindaci leggi più severe. Un altro tema prioritario è quello dell’invecchiamento della popolazione, che secondo Marcato «deve essere gestito in maniera attiva». «Se gli anziani sono maestri di vita, quelli del commercio sono doppiamente maestri, in quanto sono maestri anche di socialità - ha sottolineato mons. Giuseppe Dal Ferro, per molti anni presidente dell’università Adulti-Anziani di Vicenza, il quale ha toccato anche il tema degli istituti di credito -. Va riscoperto un uso intelligente delle banche, in quanto va riscoperto il risparmio: i maestri del commercio possono educare a questo i giovani». Il presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca ha evidenziato la fuga dei giovani all’estero. «Rischiamo di pagare molto cara la mancanza di una politica capace di fare riforme in modo da creare opportunità alla base dello sviluppo - ha specificato Rebecca -. I temi sono l’eccesso di burocrazia e un costo del lavoro insostenibile. Serve poi una programmazione integrata, che riconosca il welfare come volano di sviluppo collettivo». A consegnare i premi anche il direttore di Confcommercio Vicenza Ernesto Boschiero, sindaci e assessori del territorio. La kermesse ha visto un intermezzo musicale con l’artista Diego Massignan.

 

I PROTAGONISTI. Sono saliti tutti assieme sul palco, un’intera famiglia di Maestri del commercio. Sono Ferruccio Santagiuliana (Benemerito con 65 anni di attività), la moglie Valentina Doardo (Aquila di diamante) e i figli Chiara e Ivan (Aquila d’argento per entrambi) di Recoaro, legati alla macelleria di famiglia. «I genitori portano i valori umani, l’esperienza, il sacrificio - ha spiegato la signora Doardo -, i figli contribuiscono all’innovazione». Un passaggio, questo, valido anche per i fratelli Erasmo e Corrado Gastaldello di Marostica (Aquila d’argento per tutti e due), impegnati nel negozio di formaggi fondato dai genitori e da anni orientati al commercio via internet. «Oggi facciamo spedizioni in tutta Europa - spiegano -. Abbiamo realizzato il primo sito web nel 2004, da tre anni abbiamo aperto il nostro shop on line». Giancarlo Tibaldo e Marcellina Polato, titolari di un’attività di commercio di materassi a Trissino, hanno ricevuto rispettivamente l’Aquila di diamante e d’argento: «I nostri figli hanno sviluppato l’attività di famiglia, passando dal commercio alla produzione», sottolineano. D’altronde, passare il testimone ai figli è il sogno di ogni genitore. «I figli mi aiutano nel lavoro - spiega Gino Gasparella (Aquila di diamante), titolare di un ristorante a Zovencedo -. È difficile imporre ad un figlio di impegnarsi in un’attività. Speriamo: questo passaggio rappresenta un motivo di orgoglio per ogni genitore».

Matteo Carollo

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