VICENZA. A partire dal 2015, avrebbe agito come se fosse uno psicologo, ma non lo era. Questa è almeno la convinzione della procura, che dopo aver chiesto e ottenuto un decreto di condanna, contesterà ora in aula il reato di esercizio abusivo della professione ad un 54enne di origini milanesi, che esercita fra il Vicentino e il Piemonte. L'imputato si era infatti opposto alla sanzione ed è convinto di poter dimostrare le sue ragioni in aula, dove si costituirà parte civile l'Ordine degli psicologi del Veneto per chiedere un risarcimento dei danni. I fatti contestati dalla procura sarebbero avvenuti a Piovene, dove l'uomo avrebbe incontrato i suoi pazienti in uno studio.