VICENZA. È il cavalcavia dell’orrore. Durante la notte può essere casa per i disperati, alcova per i clienti delle prostitute di viale Verona e viale San Lazzaro, rifugio per coloro che vogliono iniettarsi una dose di eroina e godere del trip indisturbati. Durante il giorno è pressoché disabitato ma i rari incontri, di solito, non sono quasi mai piacevoli.
Il cavalcavia Ferretto de Ferretti si presenta così. La struttura fatiscente in cemento è lo specchio di ciò che nasconde. Sopra, il passaggio che porta ai Ferrovieri sul quale transitano ogni giorno migliaia di auto e camion e l’aria resa irrespirabile dallo smog. Sotto, l’altra faccia della città, quella che sfugge dalle brochure turistiche.