VICENZA. Due medici di base vicentini finiranno a processo per rispondere di truffa ai danni dell'Ulss. Avrebbero infatti svolto anche un secondo lavoro, nell'ambito di un'attività libero-professionale che era consentita dall'Azienda sanitaria in virtù di una convenzione; ma lo avrebbero fatto andando oltre i limiti consentiti dall'accordo, che prevedeva per il secondo lavoro 5 ore settimanali in maniera non strutturata. Il primo è anche un dentista (gli viene contestata una truffa da 71 mila euro), il secondo un chirurgo estetico (76 mila euro). Entrambi si difendono: «Siamo stati corretti».