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L'inchiesta

Crac BpVi, le difese
«Spostare processo
a Roma o Milano»

Decisione del gup il 21 aprile
L'ex sede della BpVi
L'ex sede della BpVi
L'ex sede della BpVi
L'ex sede della BpVi

VICENZA. Nell’udienza preliminare sulla crisi della Bpvi, le difese degli ex vertici della banca hanno chiesto al gup di trasferire il procedimento da Vicenza a Roma o a Milano. Il giudice deciderà nella prossima udienza, in programma il 21 aprile.

Il 21 aprile, il gup deciderà anche se riunire il procedimento principale, già in fase di udienza preliminare, con un secondo filone, giunto a conclusione indagini, nel quale la procura contesta altri episodi di ostacolo alla vigilanza sempre relativi alla crisi della banca Popolare di Vicenza. 

 

Imputati nel filone in fase di udienza preliminare sono l’ex presidente Gianni Zonin, l’allora consigliere di amministrazione Giuseppe Zigliotto, gli ex vicedirettori Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta e Paolo Marin, e il dirigente Massimiliano Pellegrini. I reati ipotizzati sono, oltre all’ostacolo alla vigilanza, aggiotaggio e falso in prospetto. La posizione dell’ex direttore generale Samuele Sorato è stata stralciata per motivi di salute: per lui il procedimento ripartirà a settembre. Zonin e Sorato, insieme ad altre sei persone, sono coinvolti anche nel secondo filone arrivato a conclusione indagini.

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