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Vicenza

Controlli
sui parcheggi
in “nero”

L’amministrazione comunale è pronta ad avviare controlli ai raggi X in centro storico per individuare i parcheggi in nero
L’amministrazione comunale è pronta ad avviare controlli ai raggi X in centro storico per individuare i parcheggi in nero
L’amministrazione comunale è pronta ad avviare controlli ai raggi X in centro storico per individuare i parcheggi in nero
L’amministrazione comunale è pronta ad avviare controlli ai raggi X in centro storico per individuare i parcheggi in nero

C’è il mercato nero dei permessi delle strisce gialle e ci sono i parcheggi in nero. Sono le due facce della stessa medaglia chiamata sosta in centro storico. Per la prima il Comune ha già provveduto ad adottare la contromisura, come raccontato nei giorni scorsi da questo giornale, mentre per la seconda, più estesa ma sicuramente più difficile da contrastare, l’amministrazione comunale è pronta a far scattare i controlli. «Ci sono diversi casi - ammette Antonio Dalla Pozza - di privati che mettono a disposizione spazi chiedendo una somma in cambio». Il tutto senza alcun tipo di registrazione.

DI COSA SI TRATTA. Intendiamoci, il fenomeno non è di certo nuovo. E va in scena in particolar modo nell’area del centro dove da sempre c’è carenza di spazi per le automobili. La lista di attesa per ottenere uno posto sulle strisce gialle è lunghissima, soprattutto per la Ztl, e più di qualcuno, quindi, anziché lasciare l’automobile nei park di interscambio o in quelli a sbarra approfitta di qualche garage o di qualche cortile messo a disposizione da alcuni residenti. Certo, non ci sarebbe niente di male se un qualsiasi abitante aprisse gratuitamente le proprie porte per ospitare temporaneamente un parente, un amico o un conoscente. Il vero problema, però, è che molte delle aree di sosta “improvvisate” sono in realtà a pagamento. E dietro al servizio non c’è sicuramente alcuna registrazione, conto o fattura. In sostanza è tutto in “nero”.

I CONTROLLI. Palazzo Trissino è a conoscenza della situazione. «L’ultimo episodio - ricorda l’assessore - è accaduto qualche mese fa quando abbiamo avviato un’iniziativa con Confcommercio per favorire la sosta nei parcheggi di interscambio dei titolari e dei lavoratori delle attività del centro storico. Quella volta una ragazza ci ringraziò perché lasciava l’auto all’interno di un cortile di un privato, ovviamente in “nero”, e doveva sborsare molti soldi». Dalla Pozza si dice consapevole che «non è facile intervenire» tuttavia il fenomeno non si limita a qualche caso ma sono numerosi i privati che si improvvisano parcheggiatori e trasformano la propria abitazione in un’area di sosta non regolarizzata. L’intenzione dell’amministrazione è quella di avviare i controlli a campione. Un’attività non semplice. Soprattutto perché il monitoraggio deve avvenire con l’aiuto della Guardia di finanza.

LE STRISCE GIALLE. Il contrasto ai parcheggi in “nero” sarebbe, appunto, il secondo passo della battaglia alla sosta regolare in centro storico. Come raccontato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza nei giorni scorsi, la giunta ha già adottato una contromisura per contrastare il mercato in nero dei permessi sulle strisce gialle. Di coloro, cioè, che risiedono in centro ma decidono di “vendere” il proprio posto auto (o la seconda targa che solitamente può essere registrata nel permesso) a chi non è residente nella zona e lavora, però, nel cuore della città.

Nicola Negrin

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