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Vicenza

Basi Usa
Si sbloccano
le assunzioni

Un momento dell'esercitazione che ha visto dieci civili affiancare i soldati
Un momento dell'esercitazione che ha visto dieci civili affiancare i soldati
Vicenza, i dipendenti civili si lanciano coi parà Usa (PILASTRO)

VICENZA. Si sbloccano le assunzioni alla Ederle e alla Del Din. Dopo lo stop temporaneo imposto dal presidente Donald Trump ai nuovi contratti, nelle due caserme Usa si torna ad assumere. No, non si tratta di un atto di insubordinazione all'ordine esecutivo firmato da Trump il 23 gennaio, ma l'effetto di una richiesta di deroga avanzata al Pentagono dalla guarnigione americana di stanza a Vicenza. Una ventina le posizioni già sbloccate, altrettante quelle per le quali l'ufficio personale sta attendendo una risposta. Si tratta di ruoli ritenuti «fondamentali per il funzionamento delle basi», nelle fila degli uffici postali, amministrativi e di sicurezza.

 

Dipendenti civili sono anche i dieci vicentini che ieri alla Ederle hanno partecipato a una delle prove pratiche del progetto "Amici", acronimo per "American military italian civilian integration". Un percorso proposto proprio dalla guarnigione a stelle e strisce di stanza a Vicenza per rafforzare l'integrazione tra i dipendenti italiani e l'esercito Usa, fatto di incontri e prove di addestramento. Come quella che ha visto i neofiti cimentarsi dalla torre di lancio, tra i paracadutisti della 173esima brigata aviotrasportata, durante una normale esercitazione. La prima a lanciarsi è stata Silvia Trevisan, che lavora all'ufficio alloggi. E che dalla scrivania per qualche minuto è passata all'azione per vivere la base «con gli occhi dei militari»

L.P.

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