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Crac BpVi

Banche venete
Il premier Conte
incontra i truffati

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L'ex sede della Banca Popolare di Vicenza
L'ex sede della Banca Popolare di Vicenza
L'ex sede della Banca Popolare di Vicenza
L'ex sede della Banca Popolare di Vicenza

ROMA. È durato quasi un'ora e mezza, ieri sera, l'incontro a Montecitorio tra il premier incaricato Giuseppe Conte e alcuni rappresentanti di risparmiatori, dei comitati formati da quanti hanno perso i loro risparmi per i fallimenti delle banche.

Un'iniziativa del premier incaricato annunciata a sorpresa nel pomeriggio e che, nelle intenzioni di Conte, punta a sottolineare l'interesse del suo nascente esecutivo per i risparmiatori «truffati» e rimasti senza i loro soldi investiti con CariChieti, CariFerrara, Cassa Marche e Banca Etruria, ma anche con le banche venete e Monte dei Paschi di Siena. E sempre in tema di risparmio, oggi il presidente del Consiglio designato incontrerà il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco.

 

D'altra parte, Giuseppe Conte, lo aveva detto anche ai partiti durante le consultazioni, mettendo i risparmiatori truffati al vertice delle sue priorità: «Queste persone hanno il diritto di essere ascoltate dalle istituzioni, chiedono il rispetto dei loro diritti e che il loro risparmio venga tutelato, essendo frutto spesso di sacrifici. Questa tutela sarà uno dei principali impegni di questo governo, il governo del cambiamento. Chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito».

 

I RIMBORSI. Ma sui rimborsi ai risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie italiane, che Conte ha voluto incontrare prima ancora di aver formato il governo, c'è un «gap» enorme. È quello fra le cifre e valutazioni del governo uscente, che giudica le perdite per i risparmiatori inevitabili dati i paletti europei e ritiene di aver fatto il massimo per rimborsarli parzialmente, e quella della nuova maggioranza Lega-Cinque Stelle. E che a differenza dell'attuale impostazione, stando al contratto sottoscritto dai due partiti, prevede che i risarcimenti siano allargati «anche ai piccoli azionisti delle banche oggetto di risoluzione».

 

LE BANCHE VENETE. Per Veneto Banca e Popolare Vicenza gli obbligazionisti subordinati al dettaglio hanno potuto presentare domanda di indennizzo forfettario fino al 30 settembre 2017: il Fitd ha comunicato 8.090 istanze per poco meno di 50 milioni. Per Mps è stata introdotta una forma di compensazione basata su una transazione che interessa strumenti finanziari subordinati per circa 2,2 miliardi.

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