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Vicenza

Alloggi popolari
Uno su sei è sfitto
Scattano i lavori

Diffusi i dati dell’Osservatorio casa 
Alloggi Ater Via Bachelet
Alloggi Ater Via Bachelet
Alloggi Ater Via Bachelet
Alloggi Ater Via Bachelet

VICENZA.  Calano le domande e aumenta l’offerta. Fin qui il lato positivo della medaglia dell’edilizia residenziale pubblica. Dall’altra parte, però, ci sono anche aspetti che riguardano il lato oscuro del panorama Erp: la quantità elevata di sfratti (che diminuiscono di qualche unità ma che restano comunque alti: quasi uno al giorno) e il numero di alloggi sfitti, 256 su 1.510 di proprietà comunale. Uno su sei al momento risulta vuoto «ma - assicura l’assessore al sociale Isabella Sala - già il prossimo anno ne saranno messi a disposizione un centinaio».

 

GLI IMMOBILI SFITTI. I dati ufficiali arrivano dall’Osservatorio casa che ha completato nei giorni scorsi l’attività di analisi dei fenomeni abitativi per il triennio 2014-2016. «Il Comune di Vicenza - afferma Sala - in questi anni ha messo in campo numerose iniziative per affrontare il problema della casa: contributo affitti, appartamenti per il disagio abitativo, promozione del contratto di locazione agevolato e per studenti, fino alla sistemazione di appartamenti che non versano in ottime condizioni». E in effetti il problema degli alloggi vuoti non è secondario. Rispetto a un totale di 1.510 appartamenti di proprietà del Comune (e gestiti da Amcps) al 30 novembre 2017 256 risultano sfitti. «Di questi - continua l’assessore al sociale - 10 saranno consegnati a gennaio, 15 a febbraio mentre per 32 è in programma la manutenzione ordinaria». Se 9 risultano vetusti e sono stati messi nel piano di alienazione e 8 sono stati appena liberati da inquilini, sui restanti 128 è in corso la manutenzione straordinaria.

 

DOMANDA E OFFERTA. Il patrimonio Erp, oltre agli immobili di palazzo Trissino, comprende anche i 1.200 alloggi gestiti da Ater. «In totale - aggiunge - sono 2.710 appartamenti». Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio casa, nell’ultimo bando effettuato nel 2015 sono state presentate 802 domande, mentre nel 2014 le domande sono state 927, in diminuzione rispetto al 2012 quando erano state 1.051, rispettivamente del 34 per cento e del 12 per cento (nel 2013 non è stato espletato il bando Erp). «Questo perché - spiega Cinzia Cariolato, in rappresentanza delle associazioni degli inquilini - molti stranieri se ne sono andati: in Germania o Spagna». Le domande Erp degli immigrati sono passate da 463 del 2014 alle 332 del 2015. «Una volta che ottengono la cittadinanza lasciano il nostro Paese - aggiunge Cariolato - soprattutto per la crisi economica». Per quanto riguarda l’offerta di alloggio Erp, le assegnazioni del 2016 sono state 83, in aumento rispetto al 2015 (44) e al 2014 (70); gli assegnatari 2016 per cittadinanza risultano prevalentemente italiani (56) rispetto agli stranieri (27); la percentuale di assegnazione ai cittadini stranieri (33 per cento) risulta in calo rispetto al 2015 e 2014. Le assegnazioni di alloggi Erp (44) del 2017 risultano in calo rispetto allo scorso anno.

 

GLI SFRATTI. Ci sono anche numeri negativi, che testimoniano la difficile situazione abitativa. Nel 2015 sono stati segnalati 250 sfratti, in leggero calo (11 per cento) rispetto all’anno precedente, quando erano stati 282. Per quanto riguarda i motivi dello sfratto, risultano maggiori quelli per morosità (240, pari al 96 per cento del totale), mentre in relazione alla cittadinanza prevalgono gli stranieri (143, pari al 57 per cento) rispetto agli italiani (107, pari al 43 per cento). Nell’elenco delle domande ammesse alla graduatoria Erp sono raddoppiati i nuclei familiari soggetti a sfratto o privi di alloggio. 

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