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Vicenza

Aggredita e pestata
nel parking
vicino al tribunale

Il parcheggio al livello -2 di borgo Berga dove è avvenuto il tentativo di rapina. COLORFOTO
Il parcheggio al livello -2 di borgo Berga dove è avvenuto il tentativo di rapina. COLORFOTO
Il parcheggio al livello -2 di borgo Berga dove è avvenuto il tentativo di rapina. COLORFOTO
Il parcheggio al livello -2 di borgo Berga dove è avvenuto il tentativo di rapina. COLORFOTO

Lei, la vittima, non ne fa un dramma. «Sono stata sfortunata», dice. Ma aggiunge che d’ora in poi starà più attenta, perché subire un tentativo di rapina e beccarsi un pugno in faccia alle quattro del pomeriggio, a due passi dal tribunale cittadino, non è certo un bel segnale.

L’episodio è avvenuto alle 16 di martedì nel parcheggio al piano sotterraneo di Borgo Berga, al livello -2. Protagonista suo malgrado una barista di 29 anni, che lavora nella caffetteria di piazza Pontelandolfo.

«Mi ero fermata a parlare con un amico - racconta la giovane -. Quando sono rimasta da sola e stavo andando a riprendere l’auto, mi sono sentita strattonare da dietro la borsa che portavo a tracolla. Mi sono girata e ho ricevuto un pugno in pieno viso».

A colpirla uno sconosciuto che le ha sferrato un gancio all’altezza dell’occhio sinistro, causandole un evidente livido.

«Ha cercato di strapparmi la borsa, ma non ci è riuscito. Forse credeva che avessi l’incasso del bar, cosa che non faccio mai».

A causa del forte colpo la ragazza è caduta a terra e non è riuscita a riconoscere il suo aggressore.

«Ho battuto la schiena, mi sono portata la mano al viso, l’ho solo sentito scappare verso l’uscita. Non l’ho visto in faccia; mi è solo sembrato di notare che portasse dei pantaloni grigi, ma potrei sbagliarmi. Quando mi sono ripresa, ho chiamato una mia amica».

Nessun testimone a quanto pare avrebbe assistito all’aggressione e questo ha permesso al rapinatore di fuggire senza che le forze dell’ordine lo cercassero. Solo in un secondo momento la vittima è andata alla stazione dei carabinieri a presentare la denuncia. Il giorno dopo invece si è recata al pronto soccorso, dove ha ricevuto una prognosi di 10 giorni.

Da quando, a fine 2012, è stato inaugurato il parcheggio a sbarra gestito di Aim, che conta circa 400 posti su due livelli, si tratta della prima tentata rapina segnalata alle forze di polizia. C’erano stati dei furti all’interno delle auto in sosta e alcuni danneggiamenti alle vetture, e anche un falso allarme bomba, ma mai un’aggressione come quella denunciata dalla barista. Che d’ora in poi non cambierà le sue abitudini. «Non credo che avrò paura ad andare nel parcheggio di pomeriggio, penso di essere stata semplicemente sfortunata ad avere trovato la persona sbagliata nel momento sbagliato. Certo di sera le cose cambiano e ho qualche timore per le mie colleghe che finiscono quando è già buio. Certe sere nel parcheggio non si incontrano delle belle facce».

I due piani del parcheggio sono videosorvegliati (la centrale operativa si trova al park Verdi) e gli occhi elettronici potrebbero svelare qualche indizio utile.

Paolo Mutterle

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