VICENZA. Questa volta il colpo è andato decisamente fuori bersaglio. Se infatti nel recente passato i problemi a cui è andato incontro il nuovo tribunale di Borgo Berga ne hanno svelato pecche, imperfezioni e pure qualche irregolarità, l’attacco partito ieri dalle pagine del quotidiano “Libero” e bissato poi in un servizio del Tg5 delle 13, che ha ripreso tout court pensieri e parole del giornale, si è rivelato una bufala bella e buona.
Tutto nasce da un pezzo a pagina 10 del quotidiano diretto da Vittorio Feltri che spara, a tutta pagina, il titolo “Condizionatori rotti e afa. I magistrati pagati per oziare”. Spiegando, nel lungo servizio, che ai magistrati sarebbero stati concessi permessi retribuiti per evitare di farli lavorare al caldo di uffici e aule senza aria condizionata; aggiungendo poi che il disservizio sarebbe nato a causa del mancato pagamento della società di manutenzione impianti.
Due circostanze false. Entrambe. E che, riprese tali e quali dal servizio del Tg5, hanno mandato su tutte le furie nell’ordine: il presidente del tribunale, Alberto Rizzo; i pubblici ministeri della procura e persino gli avvocati della Camera penale berica che hanno redatto un comunicato stampa a sostegno di giudici e pm.
«Premesso che un magistrato non ha permessi retribuiti - attacca il presidente Rizzo - personalmente non ho adottato alcun provvedimento del genere. E nemmeno ho autorizzato rinvii di udienze o processi a causa del caldo nelle aule».