VICENZA. Una ragazzina vicentina di 13 anni aveva raccontato a scuola di essere vittima di abusi sessuali da parte del patrigno. L’impiegato di 55 anni, nuovo compagno della madre della minorenne, era così finito sotto inchiesta e rischiava il processo, in virtù anche di un’audizione protetta condotta da uno psicologo in maniera «criticabile». La difesa aveva chiesto un nuovo esame, e durante questo secondo ascolto protetto la ragazzina ha confessato: si era inventata tutto per ripicca verso la madre, che si era rifatta una vita con l’impiegato. L’inchiesta è stata archiviata, e la famiglia è tornata unita.