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Valdagno

Va a caccia
e si spara
a una gamba

Il punto dove è partito il colpo ferendo l’anziano cacciatore. ZILLIKEN
Il punto dove è partito il colpo ferendo l’anziano cacciatore. ZILLIKEN
Il punto dove è partito il colpo ferendo l’anziano cacciatore. ZILLIKEN
Il punto dove è partito il colpo ferendo l’anziano cacciatore. ZILLIKEN

Si spara alla coscia mentre è a caccia e finisce in ospedale. È successo ieri mattina, poco dopo le 10, in località Zané, sulla strada collinare che unisce il comprensorio della frazione valdagnese di Piana ad Alvese e Nogarole. La vittima dell'incidente è un uomo di 81 anni di Valdagno, G.C. le iniziali, che era nel suo capanno in mezzo ad un ampio prato distante solo qualche centinaio di metri dall'abitato assieme al figlio di 40 anni.

È stato proprio il figlio ad allertare i soccorsi. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Valdagno coordinati dal capitano Mauro Maronese, seguiti dall'ambulanza dei soccorritori del Suem. Quando sono arrivati i militari dell'Arma, l'uomo ferito, che non ha mai perso conoscenza, era lucido ed è stato in grado di ricostruire e testimoniare la sua versione dei fatti. I medici del 118, dopo una prima valutazione circa la gravità della situazione, la medicazione e la stabilizzazione delle condizioni, hanno deciso di trasportare l'anziano cacciatore con l'ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale “San Lorenzo” di Valdagno.

IL SOCCORSO. Il mezzo di soccorso ha dovuto affrontare circa 8 chilometri di una strada non particolarmente agevole prima di giungere al nosocomio dall'area collinare. Da Valdagno, in un secondo momento, il cacciatore è stato trasferito con l'eliambulanza al “San Bortolo” di Vicenza. Questo perché la rosa di pallini che lo ha colpito alla coscia sarebbe stata pericolosamente vicina all'arteria femorale e avrebbe potuto mettere l'anziano in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione, quindi, durante la mattinata di caccia iniziata di buon'ora, l'uomo ha afferrato il fucile del figlio con l'intento di spostarlo. Proprio durante questo breve arco di tempo, dall'arma sarebbe stata esplosa per errore la scarica di proiettili di piombo che ha raggiunto la gamba dell'anziano. L'uomo, dopo tutti gli accertamenti del caso, non sarebbe in pericolo di vita e, anzi, le sue condizioni sarebbero buone, dopo il ricovero nell'ospedale vicentino. La famiglia lo ha raggiunto appena possibile a Vicenza per stargli vicino e per verificare il suo stato di salute. Nella località collinare del comprensorio di Piana, a qualche ora di distanza dall'incidente, continua a rimbombare il rumore degli spari che provengono dai diversi appostamenti sparsi sul territorio.

DISTANZA. Chi abita nella località a poche centinaia di metri da contrada Battistini ed ha assistito dalla distanza alle operazioni di soccorso, conosce solo di vista i due cacciatori che «nei giorni di caccia arrivano la mattina presto e si trattengono spesso fino a sera, ma non vivono in zona». L'appostamento fisso che è stato teatro dell'incidente di ieri mattina viene utilizzato, con l'ausilio dei richiami vivi, prevalentemente per la caccia al tordo. Il presidente della sezione dell'Associazione cacciatori veneti, Angelo Sperman che è originario della frazione di Piana, è stato informato dell'incidente di ieri mattina, ma preferisce non rilasciare dichiarazioni prima di conoscere esattamente la dinamica di quanto accaduto all'interno del capanno di località Zané.

Karl Zilliken

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