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Un infarto fatale mentre sfalcia l’erba nel campo

L’ambulanza intervenuta per prestare soccorso all’uomo.   A.C.
L’ambulanza intervenuta per prestare soccorso all’uomo. A.C.
L’ambulanza intervenuta per prestare soccorso all’uomo.   A.C.
L’ambulanza intervenuta per prestare soccorso all’uomo. A.C.

Fatale un malore. Si accascia sul prato e muore. Inutili i tentativi dei medici per rianimarlo: il suo cuore non ha più ripreso a battere. Così all’improvviso, ieri verso le 11 è deceduto Claudio Omati, 62 anni, residente in paese. Un giovane alla guida di un automezzo stava percorrendo la strada provinciale 246, giunto a 30 metri dalla rotatoria “Jolly”, ha dato un’occhiata sul prato sottostante e si è accorto di un uomo disteso sull’erba appena tagliata, accanto a una motofalciatrice spenta. Si è insospettito, perché lo ha visto immobile; ha fermato l’auto e si è precipitato sul prato per sincerarsi del suo stato di salute. Si è avvicinato e gli è sembrato che non desse segni di vita. Nel frattempo sono arrivati dal vicino cantiere edile anche due muratori ed è stato chiamato il 118. Dall’ospedale di Valdagno si è precipitata un’unità mobile di rianimazione del Suem. I medici, utilizzando tutta la strumentazione del caso, come il Lucas, l’apparecchio di rianimazione cardiopolmonare, per 45 lunghi minuti hanno tentato di strappare alla morte l’uomo. Poco lontano alcuni parenti, che erano stati avvisati, hanno assistito con il cuore sospeso e trepidante alle operazioni di rianimazione, sperando fino all’ultimo che il viso del congiunto riprendesse colore. Ma tutti i tentativi dei medici sono risultati vani. Claudio Omati non si è più ripreso e non c’è stato altro da fare che ricoprirne il corpo con un telo verde. Claudio Omati era deceduto per arresto cardiocircolatorio. L’ambulanza è ripartita e l’impresa funebre Boschetto ha recuperato il corpo. «I medici hanno fatto di tutto per salvare Claudio, ma non c’è stato niente da fare» dirà poi il fratello, che gestisce la pizzeria Jolly, che dà il nome alla rotatoria. Nel frattempo sono giunti i carabinieri della compagnia di Valdagno, che hanno regolato il traffico sulla strada provinciale 246 a senso unico alternato, perché l’ambulanza occupava la carreggiata destra in direzione di Valdagno. E molti erano i curiosi che rallentavano pensando a un incidente stradale. «Sapevo che Claudio stava falciando l’erba nel prato accanto alla rotatoria ed ero arrivato per informarlo che gli avevo messo in sesto il decespugliatore che mi aveva portato poco tempo prima – racconta un amico - invece, sono rimasto senza parole». Anche se l’uomo qualche anno fa aveva avuto qualche problema di salute, niente faceva presagire un epilogo così drammatico tanto che durante il tempo libero si dedicava a piccoli lavoretti, come il riordino di giardini, il taglio delle siepi o dell’erba, come stava facendo appunto ieri mattina. Per questo, era conosciuto in paese, dove la notizia si è subito diffusa suscitando cordoglio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aristide Cariolato

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