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Un freno alle espansioni si rilancia la Città Sociale

Il monumento alla Città Sociale che si vuole valorizzare. ARCHIVIO
Il monumento alla Città Sociale che si vuole valorizzare. ARCHIVIO
Il monumento alla Città Sociale che si vuole valorizzare. ARCHIVIO
Il monumento alla Città Sociale che si vuole valorizzare. ARCHIVIO

Via le lottizzazioni pesanti, attenzione al recupero della città sociale e alla sostenibilità. Sono i contenuti del Piano degli interventi di adeguamento al Pati adottato all’unanimità dal consiglio comunale. Il documento è stato illustrato dall’assessore all’urbanistica Michele Cocco, il responsabile della direzione pianificazione e gestione del territorio Maurizio Dal Cengio e la progettista Marisa Fantin, oltre ai tecnici comunali Mirco Selmo e Francesca Dal Medico. Il Piano semplifica e applica i meccanismi di concertazione e introduce sistemi di incentivazione su riuso, residenza e prima casa. I cittadini potranno consultarlo fino al 3 giugno. Ci sarà poi tempo fino all’1 luglio per presentare osservazioni che i tecnici vaglieranno prima di riportare il testo in Consiglio per l’adozione. Occhio rivolto alla qualità urbana, il Piano trova la sua massima espressione nei luoghi pubblici e negli spazi del welfare: il sistema del parco fluviale, gli assi ciclo-pedonali interni, i servizi scolastici e sportivi. Vengono infatti stralciate lottizzazioni pesanti e mai realizzate, limitando le aree di espansione e connettendole a servizi pubblici e forme di urbanizzazione che puntano a migliorare la qualità della vita, con una forte riduzione del consumo di suolo. Il Prg contenteva 33 aree di espansione residenziale, che sono state ridimensionate in accordo con i proprietari. C’è stata una riduzione delle superfici di 100 mila metri quadrati e una riduzione del volume edificabile di 35 mila metri cubi. Trova spazio un’attenzione nuova alla città storica, con una politica di semplificazione, rivolta al riuso e alla riqualificazione della Città Sociale e delle architetture del ’900. Il documento punta a favorire la riqualificazione delle aree industriali, limitando le superfici commerciali a fronte di incentivi diretti al piccolo commercio e agli usi temporanei. Non manca la tutela del territorio, con incentivi per il mantenimento della residenza, il riuso di immobili, la manutenzione, l’accento sulla sicurezza idrogeologica e sulla dimensione ecologica. La parola d’ordine “sostenibilità” sulla strada già tracciata dal Paesc di valle. Sono state esaminate 254 domande di variante per un progetto di città che muove verso i 40 mq di standard pubblici per abitante, si calcolano in circa 1.200 i potenziali nuovi abitanti, con un incremento del tessuto urbano dell’1%. A nord e a sud del centro storico non ci saranno i nuovi volumi previsti ma rimarranno il parcheggio Marzotto e quello dell’area Visonà, il privato potrà creare park sotterranei sotto quello del Super e in piazza del campanile. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luigi Cristina

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