<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Strade ghiacciate, paralisi e cadute

La rotatoria della zona industriale ieri era impraticabile.   VE.MO.Via Chiesa a Novale percorribile con difficoltà.   VE,MO.L’incrocio di via Pasubio come un’unica lastra di ghiaccio.   VE.MO.La scuola elementare di via Montello circondata dal ghiaccio. VE.MO.
La rotatoria della zona industriale ieri era impraticabile. VE.MO.Via Chiesa a Novale percorribile con difficoltà. VE,MO.L’incrocio di via Pasubio come un’unica lastra di ghiaccio. VE.MO.La scuola elementare di via Montello circondata dal ghiaccio. VE.MO.
La rotatoria della zona industriale ieri era impraticabile.   VE.MO.Via Chiesa a Novale percorribile con difficoltà.   VE,MO.L’incrocio di via Pasubio come un’unica lastra di ghiaccio.   VE.MO.La scuola elementare di via Montello circondata dal ghiaccio. VE.MO.
La rotatoria della zona industriale ieri era impraticabile. VE.MO.Via Chiesa a Novale percorribile con difficoltà. VE,MO.L’incrocio di via Pasubio come un’unica lastra di ghiaccio. VE.MO.La scuola elementare di via Montello circondata dal ghiaccio. VE.MO.

La città si è svegliata scivolando su una lastra di ghiaccio. Code interminabili in destra Agno e gessi al pronto soccorso. Le strade, ieri mattina, somigliavano a una pista da bob. Da nord a sud seguendo i confini comunali gli automobilisti hanno dovuto fare i conti con strade e marciapiedi impraticabili. I disagi si sono fatti sentire quasi fino a Castelgomberto con incolonnamenti e rallentamenti sulla destra Agno, l’arteria alternativa alla provinciale 246 e indicata come deviazione consigliata dopo l’apertura del cantiere per la realizzazione del rondò in via Monte Ortigara a Spagnago. Nelle prime ore della mattina, infatti, un mezzo pesante è slittato sul ghiaccio mettendosi di traverso nella rotatoria della zona industriale di Piana, impedendo l’immissione di chi proveniva da via Maestri del Lavoro. Di fatto le colonne di auto, sia in direzione Vicenza che in entrata in città, hanno mandato in tilt la viabilità di mezza vallata all’ora di punta. Chi scendeva dalla frazione di Piana è stato costretto a salire fino alla rotonda di Ponte dei Nori per entrare in via Gasdotto e dirigersi verso sud, mentre i mezzi pesanti faticavano ad affrontare la salita per immettersi da Cornedo nella rotonda. Il ritorno alla normalità c’è stato solo verso le 9. Il ghiaccio non ha risparmiato alcuna zona: da San Quirico passando per Novale, per Oltre Agno, Ponte dei Nori, Piana, Castello, Cerealto, Campotamaso e Massignani, senza dimenticare il centro storico. E le vittime non sono mancate. Dall’Ulss 8 “Berica” hanno fatto sapere che «in mattinata c’è stata un’affluenza importante al pronto soccorso. Gli accessi per traumi e fratture sono stati una decina, alcuni dirottati a Montecchio Maggiore». Tenuto conto che gli accessi medi in un giorno sono circa 50, ieri il 20% è stato per scivoloni sul ghiaccio. La situazione si è “sciolta” solo con l’innalzamento delle temperature delle ore centrali e il passaggio dei mezzi spargisale e ghiaino. «Il primo intervento effettuato domenica pomeriggio ha riguardato il trattamento con sale e ghiaino sull’intera rete viaria principale, circa 107 chilometri - spiegano dal Comune-. In serata è stato attivato anche un servizio di sgombero con i mezzi nelle zone alte del territorio». Nella mattinata il Comune ha proceduto ad «un nuovo trattamento con sale e ghiaino per accelerare lo scioglimento del ghiaccio. Squadre sono state impegnate con le carriole spargisale lungo i due principali percorsi perdonali, a nord e a sud, e intorno alle scuole mentre gli alpini lungo la ciclabile per il trattamento con sale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

Suggerimenti