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Strada troppo pericolosa Cantieri al via in estate

Il tratto di Priabonese dove sono previsti i lavori. CARIOLATO
Il tratto di Priabonese dove sono previsti i lavori. CARIOLATO
Il tratto di Priabonese dove sono previsti i lavori. CARIOLATO
Il tratto di Priabonese dove sono previsti i lavori. CARIOLATO

L’ultimo incidente sulla Priabonese ha indotto l’amministrazione a dare un’accelerata ai lavori per la messa in sicurezza del tratto di via Canova, a Cereda. L’obiettivo è di avviare il cantiere alla fine dell’estate. Si tratta di circa 700 metri tristemente noti per essere stati teatro negli ultimi anni di almeno quattro incidenti mortali, l’ultimo domenica mattina, e di innumerevoli botti fra auto e motociclette, spesso con feriti anche gravi. «Dopo l’ultimo incidente, costato la vita ad un pensionato di Trissino, dobbiamo stringere i tempi per attuare il progetto di messa in sicurezza del tratto di via Canova - annuncia l’assessore ai lavori pubblici Francesco Lanaro -. A seguito anche della raccolta di firme da parte dei residenti, l’amministrazione si era attivata, innanzitutto per trovare i finanziamenti, perché il progetto prevede un costo di 450 mila. Abbiamo subito tessuto un dialogo stretto con la Provincia, concordando di dividere in parti uguali la spesa». Non più solo parole o speranze dunque, ma tappe ben precise: «Il 30 giugno sarà firmato il protocollo d’intesa fra Comune e Provincia per la ripartizione della spesa - conferma Lanaro -. Il progetto esecutivo sarà inoltrato alla Centrale Unica di Committeza di Valdagno, che procederà all’appalto. Ritengo che fra settembre e ottobre possano iniziare i lavori, che termineranno entro l’anno». «Il progetto – prosegue - prevede l’installazione di nuovi punti luce, che illumineranno in modo ottimale il tratto di carreggiata durante le ore notturne. Saranno collocate anche le luci di avvertimento e le linee spartitraffico. Saranno creati attraversamenti pedonali illuminati e i marciapiedi di collegamento e realizzate due nuove piazzole per la sosta degli autobus, che attualmente sostano in strada. Sono interventi che aumenteranno la sicurezza degli automobilisti, sia di quelli che arrivano dal passo di Priabona e non potranno più dare gas ai loro motori, come fanno adesso al termine dei tornanti, sia di quelli che si immettono sull’arteria provinciale, provenendo dalle strade laterali. Si è pensato anche ai pedoni, che ora sono costretti a fare gli scongiuri prima di attraversare la carreggiata». Che la Priabonese sia diventata molto pericolosa a seguito dell’impennata delle auto circolanti, è sotto gli occhi di tutti. E non potrebbe essere diversamente se si pensa che è l’unico collegamento viario a sud delle valli, dell’Agno e del Leogra, e sopporta quotidianamente il passaggio di migliaia di mezzi, specialmente autoarticolati. Il numero è aumentato dopo l’avvio del cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta, che ha riversato sulla Priabonese un numero notevole di mezzi pesanti. L’intervento a Cereda non era più procrastinabile. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aristide Cariolato

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