<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Strada a rischio frane
Via ai lavori sulla Sp 45

Un cantiere sulla Sp45, dopo la frana di inizio 2016. CRISTINA
Un cantiere sulla Sp45, dopo la frana di inizio 2016. CRISTINA
Un cantiere sulla Sp45, dopo la frana di inizio 2016. CRISTINA
Un cantiere sulla Sp45, dopo la frana di inizio 2016. CRISTINA

Crepe e buchi, la carreggiata che tende a valle e guard rail deformato. Proprio nel tornante sotto a quello franato a inizio 2016 il muro di sostegno ha crepe profonde. È il desolante scenario della Sp45, che collega Novale di Valdagno al Passo dello Zovo, per scendere verso Schio. La frana al tornante 4, è stata un preoccupante campanello d’allarme. Ma solo oggi, dopo ripetute proteste, arriva finalmente un intervento per la messa in sicurezza, da parte di Vi.Abilità, con uno stanziamento di 70 mila euro.

L’arteria è molto utilizzata come collegamento fra le varie contrade e per raggiungere la Val Leogra senza utilizzare il tunnel. Vi passa anche la corriera della Svt ed è molto gettonata in estate da cicloamatori e motociclisti.

«Serve un’opera di consolidamento e non i soliti rattoppi» ha denunciato il consigliere comunale Marco Randon. L’esponente della Lega Nord ha scritto in Provincia, a Vi.abilità e in Comune a Valdagno mettendo nero su bianco «le pessime condizioni in cui versa la strada dello Zovo. Un tratto di strada è franato da oltre un anno e non è stato ancora ripristinato, c’è la presenza di numerose ed evidenti fenditure nel manto con pericolose depressioni del livello stradale in altrettanti punti. Tutti segni di instabilità che potrebbero sfociare da un momento all’altro in pericolosi franamenti... sembra che non sia stata presa coscienza della gravità della situazione e dell’urgenza di intervenire con soluzioni che non siano i soliti rattoppi».

«L’assenza della Provincia - ha rincarato - è giunta al punto da configurarsi non più nella classica negligenza ma in una scelta politica: quella di indurre il traffico ad avvalersi del tunnel a pagamento». Per questo ha sollecitato l’amministrazione comunale a intervenire «con la necessaria determinazione affinché vengano attivati con urgenza gli interventi necessari a salvaguardare questa importante arteria di servizio».

Ora dopo mesi di proteste dalla Provincia si muove qualcosa. Renzo Marangon, consigliere delegato alla costruzione e gestione delle strade provinciali e ai rapporti con Vi.abilità annuncia: «La prossima settimana interverremo nella zona della frana per la messa in sicurezza con un intervento da 70 mila euro e anche nel tornante sottostante». Saranno consolidate le due curve mettendo mano ai muri di sostegno. Gli interventi di messa in sicurezza di entrambi i tornanti verranno realizzati con muri prefabbricati in cemento armato rinforzati con chiodi ancorati alla roccia con barre in acciaio zincato. Le pareti verranno poi completate per drenare le piogge.

Luigi Cristina

Suggerimenti