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Valdagno

Neopatentato
ubriaco al volante
Maxicondanna

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Un automobilista sottoposto ai controlli da una pattuglia
Un automobilista sottoposto ai controlli da una pattuglia
Un automobilista sottoposto ai controlli da una pattuglia
Un automobilista sottoposto ai controlli da una pattuglia

VALDAGNO. Aveva tutte le aggravanti possibili previste dalla legge: un tasso alcolico sopra 1,5 grammi per litro, l’aver provocato un incidente stradale, l’averlo fatto di notte ed essere neopatentato. E, inoltre, aveva rifiutato il droga test. Inevitabile che un 27enne, residente a Valdagno, arrivasse una condanna pesante. Il giudice Cuzzi, al termine del dibattimento iniziato un anno fa, gli ha inflitto complessivamente due anni di arresto e 11.500 euro di ammenda. Non solo: per l’alcol gli ha revocato la patente, e gliel’ha sospesa per la droga per altri due anni, caso mai dovesse riprenderla.
I fatti contestati al giovane erano avvenuti a Valdagno la notte del 19 settembre di tre anni fa.

Va detto che il 27enne non è nuovo a frequentare le aule di tribunale, per ragioni diverse; nel 2015 fu assolto perchè, pur accusato di essersi messo al volante di un’auto ubriaco (tasso alcolico di 1,48), e di aver provocato un incidente stradale, all’arrivo della pattuglia era sceso e in aula sono emersi dubbi su chi ci fosse effettivamente alla guida.

 

Diverso il caso discusso lunedì; l'uomo aveva un tasso alcolico non lontano dal coma etilico (4,13 grammi per litro, oltre otto volte il limite di legge), perché secondo la procura aveva bevuto a più non posso. Era al volante di una Opel quando causò l’urto, aveva preso la patente da meno di tre anni ed erano passate le 22. Con queste contestazioni, la procura aveva chiesto e ottenuto per lui un decreto penale di condanna da capogiro, al quale il giovane si è opposto preferendo farsi processare in tribunale.

Difeso dall’avv. Enrico Mariotto, l’imputato si è difeso ma il giudice lo ha condannato in maniera pesante, anche perché quella notte si era rifiutato di sottoporsi ad un test per accertare se avesse assunto sostanze stupefacenti; una circostanza che equivale, per la legge, ad averle assunte.
Il giovane potrà presentare ricorso in Appello, dopo il deposito delle motivazioni. 

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