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«La vera maestra sei stata tu Elena Tutti ti amavano»

Elena Bertoldi, scomparsa tragicamente a 27 anni
Elena Bertoldi, scomparsa tragicamente a 27 anni
Elena Bertoldi, scomparsa tragicamente a 27 anni
Elena Bertoldi, scomparsa tragicamente a 27 anni

Si svolgerà martedì, alle 9.30, nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate di Recoaro, il funerale di Elena Bertoldi, la giovane di 27 anni morta venerdì in seguito ad una caduta accidentale dalla finestra dell’appartamento al terzo piano di via Roma dove abitava. Decine le testimonianze di affetto e di cordoglio postate sul suo profilo Facebook da quanti l’hanno conosciuta e apprezzata. E ai social si è affidato anche il padre Enrico: «A tutti voi – ha scritto - che avete amato Elena e ne avete condiviso gioie e tristezze, ma soprattutto avete apprezzato il suo splendido sorriso, a tutti voi un grazie per tutto quello che avete scritto o pensato vi giunga il mio abbraccio. Ciao amore mio, mio faro, mio vanto, ora la mia vita è più triste e vuota senza le tue battute. Grazie per avermi amato, grazie della tua grinta contro tutti gli ostacoli che la vita ti aveva riservato, grazie ai tuoi compagni del corso Arte studio cinema di Verona. Grazie di avermi fatto conoscere e innamorare di Antonella, ti voglio bene amore mio, buon viaggio. Ti amerò fino alla fine dei miei giorni. Ora la tua mamma ti potrà tenere fra le sue braccia per tutto il tempo che non ha potuto farlo in questo triste e vuoto mondo senza di Te». La sorte per Elena non era stata benevola. Alla sua nascita la mamma è entrata in coma per non risvegliarsi più, lei ha dovuto lottare con una forma di disabilità che non le permetteva un uso corretto delle mani e la limitava nel camminare. Avversità che però aveva affrontato con grande caparbietà e coraggio. Nel 2011, alla morte di mamma Claudia, l’ispirazione di scrivere una sceneggiatura per una fiction televisiva. Una storia che è rimasta nel cassetto fino al 2016 quando ha incontrato Luciana Rossato, un’insegnante di lettere in pensione del liceo di Valdagno, che l’ha aiutata nella revisione di “Luna rossa a Genova”, il lavoro che poi l’anno scorso le è valso il quarto posto al concorso internazionale “Firenze Film Festival”. «Aveva – ricorda l’insegnate - un coraggio indescrivibile, una forza d’animo unica, fantasia e creatività non le mancavano. Era innamorata della vita. Aveva praticamente concluso anche il suo secondo lavoro, intitolato “La terza strada”, una sceneggiatura con al centro sempre una storia d’amore, di gran lunga migliore del primo, merito degli insegnamenti appresi al corso a cui stava partecipando a Verona di cui era entusiasta». Un corso nel quale si stava distinguendo, come testimonia la direttrice artistica di Studio Cinema Verona nelle righe indirizzate al papà Enrico. «Il giorno in cui sua figlia è entrata nella nostra scuola è stato il nostro giorno più ricco, più profondo, più vitale. È lei che ha accompagnato noi. La vera maestra è stata lei. Non scorderò il giorno in cui ho incontrato lei e la sua famiglia per la prima volta e ciò che ho sentito. Sua figlia era grata alla vita, per questo era un’anima del cinema. L’ho sempre portata da esempio. Era amata da tutti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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