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La valle trasformata in una discarica

Alcuni dei rifiuti trovati nel Vallone Marana, nella zona di Campotamaso, da un residente.MOLINARIAltro materiale ritrovato nella valle e poi recuperato
Alcuni dei rifiuti trovati nel Vallone Marana, nella zona di Campotamaso, da un residente.MOLINARIAltro materiale ritrovato nella valle e poi recuperato
Alcuni dei rifiuti trovati nel Vallone Marana, nella zona di Campotamaso, da un residente.MOLINARIAltro materiale ritrovato nella valle e poi recuperato
Alcuni dei rifiuti trovati nel Vallone Marana, nella zona di Campotamaso, da un residente.MOLINARIAltro materiale ritrovato nella valle e poi recuperato

Portare i vecchi mobili in discarica? No, meglio buttarli nel vallone. Non potevano credere ai loro occhi i residenti della località di Campotamaso quando la mattina dell’altro giorno si sono trovati davanti televisori, assi da stiro, damigiane, affettatrici e addirittura seggioloni per bambini. Qualcuno, approfittando del buio della notte tra martedì e mercoledì, si è spinto fino al ciglio del vallone Marana per gettare tutto quello che, probabilmente, aveva tolto dalla soffitta per fare spazio. «Abbiamo la certezza che martedì, nello stesso luogo, non ci fosse alcunché – racconta allibito Alessio Bicego, residente della frazione che, allertato da un altro abitante, ha scoperto la discarica abusiva-. Quando sono arrivato, dopo aver percorso la val del Boia ed il sentiero Braggion, non credevo ai miei occhi. Ho immediatamente allertato l’amministrazione comunale via whatsapp e contattato l’ufficio tecnico. Altre volte era successo di rinvenire immondizia in quel luogo ma in quantità tale da riuscire a provvedere da soli. Questa volta è talmente tanta che servirà un camioncino per caricare tutto quello che incivili hanno deciso di abbandonare nella valle. Lo stesso tempo che hanno impiegato per arrivare lì lo avrebbero potuto utilizzare per raggiungere l’ecocentro di via Gasdotto. Sul sentiero sono evidenti i segni degli pneumatici della macchina che ha effettuato un’inversione di marcia dopo aver liberato il bagagliaio». Il materiale rinvenuto dai cittadini, infatti, è stato abbandonato nel bel mezzo del piccolo corso d’acqua che scorre nella valle ed è plausibile che la corrente possa smuovere il materiale facendolo scendere ancora più a valle e rendendo più difficoltosa la rimozione. «Con alcuni volontari ho nuovamente raggiunto il luogo dell’abbandono -prosegue Bicego -. Abbiamo deciso di trasportare i rifiuti almeno fuori dall’acqua e possibilmente sul sentiero per rendere più agevole il trasporto». Il primo cittadino Giancarlo Acerbi commenta stigmatizzando un nuovo episodio di abbandono selvaggio di rifiuti in un Comune che da anni sta facendo del riciclo un punto fermo: «Purtroppo si verificano questi fenomeni di inciviltà che vanno a discapito di tutta la comunità. Non solo creano una ferita all’ambiente ma creano un danno economico a tutti i cittadini. L'episodio è ancora più deplorevole perché è avvenuto in un luogo dove i volontari hanno lavorato per restituire in tutta la sua bellezza naturale un sentiero storico». Il vallone del Boia, infatti, si raggiunge all’incrocio del cosiddetto ponte austriaco, in una zona dal pregevole valore ambientale a nord ovest del centro città, da dove partono il sentiero Braggion e la strada della valle del Boia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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