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La scuola diventa una galleria d’arte

Alcune riproduzioni realizzate dagli studenti. FOTOSERVIZIO CRISTINAAlcuni dei giovani artisti che hanno partecipato al progettoUn gruppo di ragazzi con l’assessore Magnani e la preside BenettiL’orto realizzato in cortile e coltivato dalle classi terze
Alcune riproduzioni realizzate dagli studenti. FOTOSERVIZIO CRISTINAAlcuni dei giovani artisti che hanno partecipato al progettoUn gruppo di ragazzi con l’assessore Magnani e la preside BenettiL’orto realizzato in cortile e coltivato dalle classi terze
Alcune riproduzioni realizzate dagli studenti. FOTOSERVIZIO CRISTINAAlcuni dei giovani artisti che hanno partecipato al progettoUn gruppo di ragazzi con l’assessore Magnani e la preside BenettiL’orto realizzato in cortile e coltivato dalle classi terze
Alcune riproduzioni realizzate dagli studenti. FOTOSERVIZIO CRISTINAAlcuni dei giovani artisti che hanno partecipato al progettoUn gruppo di ragazzi con l’assessore Magnani e la preside BenettiL’orto realizzato in cortile e coltivato dalle classi terze

Al posto del grigio cemento le ninfee di Monet oppure la Venere del Botticelli. Nel cortile invece inizia a prendere forma “Ortotondo”. Sono due progetti in corso alla scuola media di Novale. Con il professore di storia dell’arte Gianmaria Picco i ragazzi, lungo le scale interne dell’edificio, hanno dipinto opere che vanno dal periodo del paleolitico, a quello egiziano arrivando a Giotto, Botticelli e Caravaggio fino all’Impressionismo. Un entusiasmo contagioso che ha visto gli studenti, tempere da muro alla mano, voler dare il proprio contributo. Nel complesso sei classi di seconda e terza, 130 ragazzi in totale, hanno collaborato al progetto. E per l’anno prossimo si pensa di proseguire con l’Espressionismo e l’arte moderna. Un’opera così riuscita che ha trasformato la scuola in una sorta di galleria d’arte con le prime visite che sono già iniziate. Il debutto è stato quello degli alunni delle elementari di Novale. «Un gruppo di ragazzi che ha maggiore predisposizione si è occupato delle parti più impegnative - sottolinea Picco -, ma tutti hanno voluto dare una mano. Alla fine ho passato una vernice e le opere si conserveranno. Un modo diverso di insegnare che ha fatto innamorare molti ragazzi».

L’assessore all’istruzione di Valdagno Liliana Magnani sottolinea: «La trasformazione della scuola mi ha molto colpita. Per i ragazzi un approccio interessante alla conoscenza». La dirigente scolastica Maria Cristina Benetti prosegue: «Un edificio colorato, accogliente, un modo di apprendere stimolante».

Il progetto degli orti è curato da Stefania Garzotto insegnante di tecnologia. «Abbiamo prima studiato l'agricoltura biologica e la progettazione e poi siamo passati alla pratica. In 100 metri quadri e sono stati piantati diversi tipi di frutta e verdura e alcuni ortaggi curativi».

Il Comune con Il Cerchio ha sistemato la zona portando terra fertile. Nel progetto sono stati coinvolti anche dei nonni per sistemare l’irrigazione. Un lavoro che dovrà proseguire in estate: chi lavorerà potrà portarsi a casa qualcosa. Magnani osserva: «La coltivazione formerà consumatori più consapevoli e attenti agli sprechi. In futuro mi piacerebbe come Comune creare uno stagno che diventi habitat di forme di flora e fauna. In questo modo la scuola di Novale offrirebbe a studenti e visitatori diversi spunti». Benetti conclude: «Il progetto dell’orto è un’opportunità anche per chi ha qualche problema nelle materie classiche, qui ci sono competenze trasversali che possono far tornare stima e fiducia in sé stessi».

Luigi Cristina

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