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La salute mentale migliora tra luci suoni e profumi

La sede del centro Dakota che ospita la stanza multimediale.   VE.MO.
La sede del centro Dakota che ospita la stanza multimediale. VE.MO.
La sede del centro Dakota che ospita la stanza multimediale.   VE.MO.
La sede del centro Dakota che ospita la stanza multimediale. VE.MO.

Un sogno racchiuso in una stanza. Quella che aprirà i battenti sabato e che sarà l’unica “Snoezelen room” per disabili, con apparecchiature all’avanguardia, da Lonigo a Recoaro Terme. A realizzare lo spazio multisensoriale al centro Dakota di via Gasdotto è stata la cooperativa sociale “Primula” che, due anni fa, ha iniziato a cercare fondi per regalare ai propri utenti il servizio. La risposta che si è concretizzata in 15 mila euro, di cui 12 mila 500 euro di strumentazioni, è arrivata dall’Amministrazione, dalla sezione Ana Valdagno, dal gruppo alpini Castello e da quello di Brogliano, da Asd Castello ‘99, del coro “Amici della montagna” di Trissino, da Asd “Azzurra Maglio” e da privati. Una corsa alla solidarietà che ha fatto arrivare un letto ad acqua con vibrazioni e trasmissione di suoni, un proiettore di immagini con diffusore sonoro, un bubble tube rialzato e circondato da specchi per lavorare con le sensazioni visive e tattili e un diffusore di essenze per stimolare l’olfatto e rilassare il paziente. A entrare per primi saranno i 37 ospiti del centro diurno Dakota, ma la stanza sarà a disposizione di tutti gli utenti dei servizi di “Primula”. «La stanza che verrà inaugurata è l’unica per disabili nel nostro territorio -ha spiegato la presidente Laura Maria Masorgo- Anzi i tecnici che hanno seguito il progetto hanno detto che per trovarne di simili si deve raggiungere Padova o Verona. Il prossimo sogno da realizzare è di aprirla anche agli esterni». Per il momento, quindi, via libera per la comunità alloggio “Melograno” che ospita 8 persone con disturbi psichiatrici, per i 17 ospiti con disabilità della “Casa famiglia”, per le 12 persone, dai 50 ai 65 anni circa, con disabilità in età avanzata e problemi legati all’invecchiamento del centro diurno “Diamoci tempo” e, naturalmente, per i 37 disabili medio- gravi e gravi, dai 16 ai 50 anni, di “Dakota”. «La stanza multisensoriale è nata dal desiderio di creare delle attività alternative a quelle già attive per le persone con disabilità più gravi perché possano sentirsi più stimolate attraverso il gioco e l’immaginazione e, quindi, più valorizzate migliorando anche la qualità di vita -ha aggiunto Cristina Dal Dosso, operatrice del centro - Sarà uno spazio rilassante e sicuro per lavorare sul benessere della persona attraverso la stimolazione dei cinque sensi, utilizzando tecnologie avanzate che permetteranno di acquisire serenità e benessere, migliorare la propria percezione oltre alle relazioni con gli altri attraverso luci, colori, suoni, profumi e personale qualificato. Sono una ventina gli operatori che hanno frequentato i corsi di formazione e che, con il supporto della psicologa Laura Lizza, seguiranno gli ospiti in questo nuovo percorso». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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