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La bancarotta pilotata costa 8 anni

Un esterno del tribunale di Padova dove ieri si è celebrato il processoLe indagini sui fallimenti sono state condotte dalla guardia di finanza
Un esterno del tribunale di Padova dove ieri si è celebrato il processoLe indagini sui fallimenti sono state condotte dalla guardia di finanza
Un esterno del tribunale di Padova dove ieri si è celebrato il processoLe indagini sui fallimenti sono state condotte dalla guardia di finanza
Un esterno del tribunale di Padova dove ieri si è celebrato il processoLe indagini sui fallimenti sono state condotte dalla guardia di finanza

Cristina Genesin PADOVA Otto anni di reclusione in due per una bancarotta fraudolenta. Il terzo imputato, anche lui vicentino, ritenuto la mente del crac pilotato, è stato invece rinviato a giudizio. I soldi spariti superano i 600 mila euro mentre i beni di cui non c’è più traccia - tra auto di grossa cilindrata, un camper, biciclette elettriche e materiale elettrico o utensileria comprati senza mai versare un soldo ai fornitori - ammontano a ben un milione e 100 mila euro. Il totale fa 1,7 milioni di cui il curatore fallimentare lamenta la sottrazione. Bancarotta fraudolenta per distrazione (di beni e danaro), ma anche bancarotta documentale per aver distrutto la documentazione contabile, rendendo impossibile la ricostruzione del patrimonio e movimento affari, e una serie di truffe: in otto sono finiti nei guai. Ieri in due hanno chiuso il conto con la giustizia chiedendo di essere giudicati con rito abbreviato e, per legge, beneficiando dello sconto di un terzo della pena. Il gup Mariella Fino ha condannato a 5 anni di carcere Ryu Pamphilo Dal Grande, 38enne di Trissino, residente in via Lora Antonio, e a 3 anni di reclusione Manuel Gottardo, 29enne di Grisignano di Zocco, dove abita in via Zanella. Erano due teste di legno? Non solo prestanome utilizzati dal “cervello” che avrebbe organizzato e tenuto le fila di tutto, quel Silvano Francesco Bellei 64enne di Schiavon ed attualmente in carcere nel capoluogo berico. A Dal Grande erano contestate 9 truffe e la bancarotta sia fraudolenta che documentale per quanto riguarda Fimbal Legno srl con sede a Padova, mentre Gottardo era chiamato a rispondere della bancarotta documentale con riferimento alla società Nardi srl di cui era stato nominato amministratore di diritto ma non lo era di fatto. È nel settembre scorso quando finisce in carcere Silvano Bellei, al centro di inchieste anche in altre procure del Veneto, in seguito al fallimento di Fimbal Legno, dichiarato il 29 marzo. L’ordine di custodia parla appunto di bancarotta fraudolenta. Ma in realtà nei suoi confronti la guardia di finanza, coordinata dal pm Marco Peraro, inizia a indagare ben prima quando arriva la denuncia di Crema Sport di Padova che, nel giugno 2016, aveva venduto un camper alla società Fimbal (oltre 45 mila euro il valore) pagato dietro concessione di un leasing dal Credit Agricole Leasing Italia. Soldi che la banca non ha più incassato. Ma così è successo anche per altri istituti di credito come Bcc Patavina (ex Bcc di Piove), FriulAdria Credit Agricole, Bcc Lease spa, Fca Bank srl. Per Bellei e altri 5 imputati, tra cui il figlio Simone, ex compagno di scuola di Dal Grande, il processo comincerà lunedì prossimo davanti al tribunale di Padova. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cristina Genesin

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