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Incrociano le braccia in 85 per stipendi e contratto

Lo sciopero spontaneo dei lavoratori ieri mattina alla Valentino Fashion di Maglio di Sopra
Lo sciopero spontaneo dei lavoratori ieri mattina alla Valentino Fashion di Maglio di Sopra
Lo sciopero spontaneo dei lavoratori ieri mattina alla Valentino Fashion di Maglio di Sopra
Lo sciopero spontaneo dei lavoratori ieri mattina alla Valentino Fashion di Maglio di Sopra

A Maglio di Sopra si torna ad incrociare le braccia. Questa volta per essere pagati. Lo scorso novembre i magazzinieri dipendenti della cooperativa Atlantide erano in stato di agitazione per il mancato rinnovo del contratto per logistica, trasporti e spedizioni. Ieri in 85 su 120 hanno deciso di non varcare i cancelli della Valentino Fashion perché, nonostante giovedì fosse il giorno degli stipendi, non avevano visto alcun bonifico dalla cooperativa. Un’agitazione che ha visto l’intervento immediato del segretario generale della Filt Cgil di Vicenza, Daniele Conte, avvisato dai lavoratori: «Mi hanno chiamato dopo aver messo in pratica uno sciopero che possiamo definire spontaneo e causato da una seria mancanza: era scaduto il termine di pagamento degli stipendi, già in ritardo, e nessun lavoratore ha ricevuto l’emolumento. Ieri la quasi totalità dei dipendenti in turno della cooperativa Atlantide si è rifiutata di lavorare». All’arrivo degli emissari della cooperativa e del Consorzio Eurocompany s.c.a.r.l. gli animi non si sono calmati. «Abbiamo organizzato un’assemblea in cui abbiamo elencato i problemi che dovremo risolvere nel rapporto tra la cooperativa, i lavoratori e i soci lavoratori - aggiunge Conte -. Chiediamo l’adeguamento salariale come prevede il contratto collettivo, l’una tantum e la regolarizzazione dei singoli contratti nelle tipologie e negli adeguamenti». Nel frattempo i sindacalisti hanno incontrato i vertici della cooperativa che hanno assicurato l’avvenuto ordine dei 100 bonifici. «Ieri solo ad alcuni lavoratori risultava il pagamento - spiega il sindacalista -. Il motivo della disparità, secondo la cooperativa, era da imputare ai diversi istituti di credito. I rappresentanti dei lavoratori si sono riservati di verificare gli accrediti lunedì, ma sono già state convocate delle riunioni per valutare eventuali iniziative di lotta». E sul piatto c’è già una data: venerdì 28. «Se entro quel giorno non ci si siederà intorno al tavolo per risolvere la situazione definitivamente saremo costretti scatterà la protesta». Una situazione che si trascina da almeno dieci mesi. A novembre i lavoratori del cantiere logistico avevano minacciato di incrociare le braccia e chiedevano un tavolo congiunto alla committenza per il rinnovo del contratto collettivo atteso da 22 mesi. In quell’occasione Conte aveva sottolineato che si voleva ottenere anche «il rispetto degli orari di lavoro, delle ferie, della quattordicesima». All’epoca lo stato di agitazione era rientrato senza arrivare a presidi. Lo stop all’annunciato sciopero, infatti, era stato deciso per l’arrivo della proposta dell’azienda di sedersi al tavolo per esaminare i nodi della vicenda e dalla promessa che nel frattempo in busta paga i magazzinieri avrebbero trovato le ferie non pagate con gli interessi. Nessun commento dal consorzio Eurocompany e dalla cooperativa Atlantide. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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