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Entra in casa per rubare La molesta finché dorme

Il tribunale di Vicenza, dove sarà celebrato il processo. ARCHIVIO
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Sarebbe entrato in casa di notte per rubare e, vedendo la patrona di casa che dormiva, avrebbe approfittato di lei non solo per fare razzia, ma anche per allungare le mani. È la singolare doppia accusa mossa dalla procura ad un giovane vicentino, che è stato rinviato a giudizio per rispondere di imputazioni molto pesanti: furto aggravato e violenza sessuale, nell’ipotesi più lieve delle molestie. L’altro pomeriggio, il giudice Matteo Mantovani, accogliendo la richiesta della procuratrice aggiunta Orietta Canova, ha ordinato il processo davanti al collegio per Devid Colombara, 29 anni, già residente a Montecchio Maggiore in via della Vittoria, con un domicilio a Castelgomberto in via Verdi, ma attualmente senza una dimora stabile. Il giovane, già noto alle cronache giudiziarie, dovrà presentarsi in aula a partire dal 19 aprile prossimo. È assistito dall’avv. Giampaolo Cazzola di Verona. LE ACCUSE. In base a quanto ricostruito dalla procura, che aveva coordinato le indagini dei carabinieri della stazione di Trissino, guidati dal luogotenente Alberto Beretta, Colombara quella notte avrebbe fatto quello che voleva. Era il 4 febbraio 2017 e la proprietaria di un appartamento in centro a Castelgomberto (non lontano dal domicilio dell’imputato), una vicentina di 60 anni (di cui non citiamo le generalità perchè presunta vittima di un reato sessuale), era andata a dormire. Era sola in casa e mai avrebbe immaginato che potesse accaderle una cosa del genere. Colombara si sarebbe introdotto in casa sua e avrebbe raggiunto una stanza in cui aveva trovato la borsetta della padrona di casa, da dove aveva sottratto 100 euro. Avrebbe potuto scappare, perchè la proprietaria non si era accorta di nulla, e invece avrebbe deciso di esagerare. LE MOLESTIE. Colombara, che in passato aveva patteggiato un anno di reclusione proprio per molestie (e che di recente ha patteggiato 8 mesi per un furto in abitazione a Castelgomberto), è accusato di essere entrato nella camera della proprietaria - che stando a quanto emerso conosceva, abitando poco lontano - e quindi avrebbe scostato le coperte e avrebbe allungato proditoriamente le mani sul suo corpo. È facile immaginare lo spavento che ha colto la vicentina, che si è svegliata di soprassalto da un uomo mentre pensava di essere sola. Lui è scappato, ma lei sarebbe riuscita a vederne la sagoma prima che si allontanasse. La padrona di casa, che in aula avrà la possibilità di costituirsi parte civile per chiedere un risarcimento dei danni che sostiene di avere subito per quell’intrusione pesante nell’intimità della sua abitazione, aveva dato l’allarme ai carabinieri e successivamente aveva sporto denuncia. Le successive indagini avevano consentito di denunciare Colombara. LA DIFESA. In aula, dove sfileranno vari testimoni per fare chiarezza su quanto accaduto, il giovane avrà modo di difendersi dalle accuse e di dimostrare la sua innocenza ai giudici. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Diego Neri

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