<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Alberi a rischio crollo verso l’abbattimento

Esemplari di tigli ammalati lungo via Cristoforo Colombo.   VE.MO.
Esemplari di tigli ammalati lungo via Cristoforo Colombo. VE.MO.
Esemplari di tigli ammalati lungo via Cristoforo Colombo.   VE.MO.
Esemplari di tigli ammalati lungo via Cristoforo Colombo. VE.MO.

I grandi alberi della città sorvegliati speciali. Sarebbero almeno 25 le piante finite sotto la lente d’ingrandimento degli esperti prima di arrivare all’eventuale abbattimento. In gioco c’è la sicurezza di pedoni e automobilisti visto che gli esemplari potenzialmente a rischio crollo sono “seminati” in vie e spazi verdi particolarmente sensibili. Ecco, infatti, che nel provvedimento che affida lo studio alla cooperativa “Il cerchio” che gestisce il verde pubblico in città, spuntano le vie Mozart e Puccini, Poggio Miravalle, Colombo, il giardino e il vicino parcheggio Foro Boario, il parco Rimembranze, la rotatoria in piazzale Pastrengo, viale Trento e Regina Margherita. Ed sono proprio i 19 ippocastani di viale Regina Margherita i primi ad essere stati esaminati. «Si tratta di piante che hanno circa 90 anni e che risultano compromesse da capitozzature risalenti anche a 40 anni fa -spiega il responsabile tecnico della cooperativa Anna Maraschin-. Le potature drastiche e i lavori, ad esempio, di asfaltatura possono dare origine negli anni a malattie fungine che indeboliscono la chioma e l’apparato radicale creando problemi di stabilità. Stiamo attendendo la relazione del consulente esterno per capire lo stato reale di salute di queste piante e capire se si può evitare l’abbattimento». E già la relazione presentata all’Amministrazione dalla ditta appaltatrice del servizio parla chiaro: nella nota si sottolinea l’ “accentuarsi di una degenerazione fitosanitaria” e “ l’avanzamento dei processi cariogeni che degenerano il legno sano”. In municipio si corre ai ripari, dunque, affidando con una spesa di circa 2 mila euro le indagini di stabilità “Visual tree assessment”, ovvero la valutazione visiva, e strumentali per stabilire il grado di pericolosità. Diametrometro, martello, piccozza e ipsometro ottico saranno solo alcuni degli strumenti nelle mani degli esperti che valuteranno la salute di ippocastani e tigli, tra le specie più numerose sotto osservazione. «Sono piante che evidenziano una fragilità maggiore e che saranno esaminate attraverso carotaggi e prelievi con sonde dal fusto per capire la densità del midollo -spiega l’assessore ai lavori pubblici, Federico Granello-. Lo stesso lavoro ha portato, lo scorso inverno, all’abbattimento di 11 ippocastani e un tiglio al parco “La Favorita”, poi sostituiti con 13 nuovi esemplari. Stiamo lavorando nell’ottica di non procedere a tagli indiscriminati e, quindi, solo se le analisi dei tecnici porteranno un responso negativo si procederà. La priorità è senza dubbio data alla sicurezza e, quindi, se gli alberi dovessero rientrare nella categoria da ritenere a rischio cedimento si inizieranno gli abbattimenti». Per ora quindi via alle indagini per verificare le caratteristiche e lo stato generale della pianta, per passare poi a guardare segni esterni di sofferenza di fusto, rami e zolla radicale. Questa nuova mappatura degli alberi cittadini si aggiunge a quella già esistente del parco in Oltre Agno, dove il monitoraggio degli esemplari è continuo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

Suggerimenti