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Addio a Randon, imprenditore alpino

L’imprenditore Raul Anselmo Randon si è spento all’età di 88 anni a San Paolo del Brasile. ARCHIVIORandon mentre sfila con gli alpini all’inaugurazione della sede.A.C.
L’imprenditore Raul Anselmo Randon si è spento all’età di 88 anni a San Paolo del Brasile. ARCHIVIORandon mentre sfila con gli alpini all’inaugurazione della sede.A.C.
L’imprenditore Raul Anselmo Randon si è spento all’età di 88 anni a San Paolo del Brasile. ARCHIVIORandon mentre sfila con gli alpini all’inaugurazione della sede.A.C.
L’imprenditore Raul Anselmo Randon si è spento all’età di 88 anni a San Paolo del Brasile. ARCHIVIORandon mentre sfila con gli alpini all’inaugurazione della sede.A.C.

Vivo cordoglio ha suscitato in paese la morte dell’imprenditore Raul Anselmo Randon, di origini cornedesi (il nonno Cristoforo nel 1888 lasciò Muzzolon ed emigrò in Brasile in cerca di fortuna), deceduto sabato sera all’ospedale Albert Einstein di San Paolo in Brasile, dove era ricoverato da qualche tempo. Aveva 88 anni ed era presidente dell’Empresas Randon, un gruppo di 10 aziende con 10 mila dipendenti, fra cui la Rasip Agropastoril con 1.200 dipendenti. Accanto all’attività industriale aveva sviluppato un sistema di welfare per migliorare la qualità della vita delle maestranze. Ha creato il progetto Florescer, che negli ultimi anni ha aiutato e seguito gratuitamente quasi 6 mila bambini in una vasta area costruita accanto alla sede centrale delle sue imprese. È stato uno degli italiani che più hanno avuto successo imprenditoriale, non solo in Brasile, ma anche in Cina e India, onorando il Veneto e Cornedo. La comunità di Cornedo in maggio dell’anno scorso aveva festeggiato Raul Randon, che aveva ricevuto per meriti imprenditoriali e filantropici la laurea honoris causa in Ingegneria gestionale all’università di Padova dal rettore Rosario Rizzuto. È stato il primo imprenditore brasiliano a ricevere un tale riconoscimento da una università italiana ed è stata la prima volta anche per un cittadino cornedese, dato che Randon aveva la doppia cittadinza. Ma il paese di Cornedo era particolarmente legato all’imprenditore brasiliano per la sua generosità e spirito altruista. «Il legame fra chi è emigrato e la terra dei padri è forte, fortissimo» – aveva detto in una delle numerose visite a Cornedo – e Raul Randon non si era smentito. Dopo avere conosciuto Muzzolon e la contrada Randon, da dove era partito nel lontano 1888 il nonno Cristofo in cerca di fortuna, aveva stretto una profonda amiciazia con il paese. Nel 2013 gli alpini di Muzzolon hanno costruito la loro sede in piazza S.Marco grazie al generoso contributo del magnate dei rimorchi, che ha voluto essere presente all’inaugurazione e si è commosso quando ha ricevuto in regalo il cappello d’alpino. Si è prodigato anche per trovare i contributi necessari all’ampliamento della sede degli alpini dei capoluogo. Oramai Raul Randon si considerava uno di Cornedo. Quando gli affari lo portavano in Italia, faceva sempre una scappata a Cornedo, come è successo nell’ottobre scorso. Ultimamente la salute si era fatta precaria, ma anche sul letto dell’ospedale il pensiero correva al suo paese d’origine, alla gentilezza dei cittadini e degli alpini, in modo particolare. «La morte di Raul Anselmo Randon ci addolora moltissimo – ha detto il sindaco Martino Montagna-. Oltre ad essere un grande imprenditore, era una persona generosa ed altruista, come ha avuto modo di constatare la gente di Cornedo. La comunità si unisce al dolore della sua famiglia, con la quale continuerà la grande amicizia che aveva stretto con Raul. È ormai un legame molto forte che non si potrà perdere». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aristide Cariolato

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