<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La tragedia

Treno deragliato, l'indagine si allarga

.
Le carrozze del convoglio deragliato due sere fa sulla tratta Torino-Ivrea
Le carrozze del convoglio deragliato due sere fa sulla tratta Torino-Ivrea
Le carrozze del convoglio deragliato due sere fa sulla tratta Torino-Ivrea
Le carrozze del convoglio deragliato due sere fa sulla tratta Torino-Ivrea

THIENE. Il disastro ferroviario avvenuto in Piemonte pone interrogativi ed ha ricadute anche nel Vicentino. Il trasporto eccezionale che ha causato la tragedia di Caluso, a 7 chilometri da Torino, è stato organizzato in Italia dalla thienese "Convoy Team", che controlla la "Gi&Gi Group", amministrata da Luigi Romagnolo. La domanda degli inquirenti è se il maxi carico potesse attraversare il passaggio a livello? L'interrogativo lo si è posto il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che ha aperto l'inchiesta sull'incidente di mercoledì sera. Per ora è indagato il solo lituano Darius Zujis, 39 anni, l'autista del tir che è stato travolto dal Regionale 10027 partito da Torino, all'altezza del passaggio a livello di Arè. «Stiamo ricostruendo - spiega il procuratore - il percorso del mezzo e verificare se il tragitto era corretto con le necessarie autorizzazioni».

 

Il trasporto eccezionale era partito dalla Repubblica Ceca, ha attraversato l'Austria, quindi il Brennero ed era diretto alla Bitux di Foglizzo, a pochi chilometri dal luogo della sciagura che ha causato due morti e 23 feriti. Il mezzo pesante, largo 4,55 metri, era partito mercoledì e trasportava imbuti giganti per scaricare sabbia e ghiaia sui camion. Al valico autostradale era stato preso in consegna dalla scorta della "Convoy Team", l'azienda di Thiene con sede in via 51° Stormo 7, che lo avrebbe dovuto accompagnare fino a destinazione e di cui faceva parte una delle vittime, Stefan Aureliana, romeno di 64 anni, residente a Busto Arsizio. Per la sua morte risponde per disastro ferroviario e omicidio colposo il camionista dell'Est, ma presto, fanno sapere dalla procura di Ivrea, la lista degli indagati potrebbe allungarsi. Tra l'altro, quella di Aureliana è anche una morte sul lavoro in itinere.

 

«L'azienda ha tutta la documentazione in regola - spiega l'avvocato Cesare Dal Maso di Vicenza - ed essendo un carico inferiore all'altezza di 4.30 metri aveva rispettato le prescrizioni. L'Anas era stata informata. Piuttosto c'è da osservare che da quando è iniziato a lampeggiare il passaggio a livello sono trascorsi solo 28 secondi per l'abbassamento delle sbarre». Una delle domande che si pone anche l'azienda è la modalità della morte del proprio dipendente.Sul tragico investimento c'è un video che ieri su Youtube è stato visualizzato per tutta la giornata ed è stato acquisito in originale anche dalla procura piemontese.

 

La polizia ferroviaria ha acquisito la testimonianza degli uomini della scorta della "Convoy Team", che saranno nuovamente ascoltati nei prossimi giorni.«Lunedì guarderemo anche le scatole nere del treno e i dischi del tir», afferma all'Ansa il procuratore Ferrando, che affiderà l'incarico dell'autopsia sulle due vittime, appunto il romeno Aureliana e il macchinista del treno, Roberto Madau, che risiedeva a Ivrea. Gli inquirenti hanno detto che per adesso si concentrano sul percorso del tir. Il procuratore vuole capire perché per raggiungere la meta il trasporto eccezionale sia passato dalla statale 26 e dal passaggio a livello di Arè, dove è stato travolto dal Regionale 10027 dopo essere rimasto incastrato sui binari. Giovedì nell'interrogatorio l'autista lituano Zujis ha spiegato di avere seguito il percorso indicato dalla sua azienda, una ditta di trasporti straniera.

 

La disgrazia si caratterizza oltre che per il pesantissimo bilancio umano anche per gli ingentissimi danni, che finora sono ipotizzati in almeno una quindicina di milioni di euro. Ma è un conto approssimativo. Chi lo pagherà? 

Ivano Tolettini

Suggerimenti