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Si scontra dopo un lancio Grave una paracadutista

L’accesso all’aeroporto e sullo sfondo la torre di controllo.  CISCATOAtterraggio avvenuto  nella zona tra le via Ca’ Magre e Braglio.  CISCATO
L’accesso all’aeroporto e sullo sfondo la torre di controllo. CISCATOAtterraggio avvenuto nella zona tra le via Ca’ Magre e Braglio. CISCATO
L’accesso all’aeroporto e sullo sfondo la torre di controllo.  CISCATOAtterraggio avvenuto  nella zona tra le via Ca’ Magre e Braglio.  CISCATO
L’accesso all’aeroporto e sullo sfondo la torre di controllo. CISCATOAtterraggio avvenuto nella zona tra le via Ca’ Magre e Braglio. CISCATO

Un groviglio di tela colorata precipitato per centinaia di metri, fino ai campi coltivati tra Thiene e Villaverla. E sotto quella tela, individuata rapidamente solo grazie al pilota di un elicottero in volo sui cieli thienesi, la paracadutista 37enne Valentina Guidi, viva per miracolo. Si è rotta il bacino, ha lesioni agli organi interni ed è ricoverata in prognosi riservata al San Bortolo di Vicenza, dopo un primo passaggio all’ospedale di Santorso, la sportiva che domenica, intorno alle 19, è rimasta coinvolta in un incidente durante un lancio organizzato all’aeroporto Ferrarin. Se non ci ha rimesso la vita, dicono ora gli addetti ai lavori, è solo grazie all’esperienza che le ha consentito di far aprire comunque il paracadute d’emergenza dopo il contatto in volo con un compagno. Quella a cui Guidi ha preso parte era un’uscita di gruppo: nell’ultima partenza serale della domenica, partecipavano in dieci, tutti amici e paracadutisti di lungo corso. Secondo la prima ricostruzione del centro di paracadutismo in funzione allo scalo thienese, il paracadute della donna e quello di un amico si sarebbero toccati accidentalmente non appena aperti. Una circostanza questa che, come spiega il direttore dello “Skydive Thiene” Giovanni Zanon, provoca la chiusura dei dispositivi e la conseguente necessaria apertura di quelli d’emergenza. L’amico della 37enne è riuscito a portare a termine la procedura sganciando il paracadute principale e cavandosela dunque in modo più lieve con la frattura della mandibola e ferite superficiali. Valentina invece non ce l’ha fatta a liberarsi del primo paracadute ed è finita al suolo con quello d’emergenza aperto ma parzialmente incastrato. Invece che atterrare nella pista del Ferrarin è stata spinta circa un chilometro più a sud, nelle campagne a due passi dal nuovo casello della Pedemontana, tra Thiene e Villaverla. Una zona fuori mano e difficile da raggiungere anche per i soccorritori immediatamente allertati da Zanon. «L’abbiamo vista cadere in direzione di Villaverla ma non si capiva esattamente dove - racconta -. Fortuna ha voluto che il pilota d’elicottero Gianfranco Bordignon stesse rientrando e, sentendo via radio l’allarme, abbia subito localizzato la ragazza, caricando il personale medico per portarlo nel punto esatto dove si trovava l’infortunata». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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