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Thiene

Sfrecciano
tra le case
a 140 all’ora

In via Raffaello velocità da pista di formula uno. STUDIOSTELLA-CISCATO
In via Raffaello velocità da pista di formula uno. STUDIOSTELLA-CISCATO
In via Raffaello velocità da pista di formula uno. STUDIOSTELLA-CISCATO
In via Raffaello velocità da pista di formula uno. STUDIOSTELLA-CISCATO

A 140 chilometri all'ora, in pieno giorno, lungo una strada in cui il limite, ormai solo sulla carta per questi spericolati della strada, è di 50. È l'impressionante picco di velocità registrato, lo scorso 1 luglio, dall'indicatore posizionato lungo via Val Cismon a Thiene, a non più di duecento metri dalla rotatoria di via dei Quartieri.

Il record, pericolo nel pericolo, è stato toccato alle 12.24 in un orario in cui, a due passi dal centro cittadino (siamo del quartiere Ca' Pajella), oltre ad auto, moto e scooter transitano anche moltissime biciclette e pedoni come famiglie a passeggio. Quella registrata dal rilevatore non è però che la punta dell'iceberg di un fenomeno drammatico, per usare le parole del presidente di quartiere Michele Panozzo, con auto (e moto) che sfrecciano su via Val Cismon e su via Raffaello, altra arteria dove c’è un dissuasore dello stesso tipo, a velocità impressionante.

Incuranti naturalmente dei rischi, altissimi, di provocare un incidente, anche potenzialmente molto grave.

Certo è che il fenomeno non deve essere sottovalutato, viste le velocità raggiunte che superano di gran lunga i 50 chilometri orari previsti in questa zona, centro abitato. Nei dati memorizzati dai due dispositivi e catalogati dall'ufficio tecnico del Comune emerge che, la stragrande maggioranza degli utenti della strada che utilizzano le due tratte, in direzione sud-nord e dunque provenendo dalla rotonda di via dei Quartieri, non rispettano affatto il limite imposto e ben visibile con cartelli stradali.

Sono 58 mila i veicoli transitati sotto l'occhio elettronico di via Val Cismon dal primo al 20 luglio; 112 mila quelli passati per il rilevatore di via Raffaello e di questi, assicura l'assessore ai lavori pubblici Andrea Zorzan, «ben pochi rispettano i limiti». Spesso si tratta di pochi chilometri in più ma, sempre più frequentemente, si arriva a casi folli come, oltre ai 140 registrati un venerdì all'ora di pranzo, probabilmente da una moto, ai 130 rilevati alle 3.30 di sabato 2 luglio. «Sono criminali, non si rendono conto che sfrecciano in una zona con limite di 50 km orari e che mettono in pericolo le persone, tanto più in via Raffaello, piena area residenziale». Non usa mezzi termini l'assessore Zorzan ricordando come, i rilevatori, non sono purtroppo altro che semplici dissuasori e che per poter elevare sanzioni contro i trasgressori è necessaria la presenza delle forze dell'ordine ben visibili.

«Posto che con la rotatoria di recente realizzazione su via Val Cismon (dove esiste comunque anche un attraversamento pedonale rialzato, ndr) abbiamo contribuito a ridurre di molto la velocità media, è difficile ipotizzare di andare a fare altri interventi in tal senso - spiega l’assessore Zorzan - L'unica soluzione, si sa, sarebbe un presidio della polizia locale ma non è pensabile sprecare soldi pubblici per far pattugliare una zona in cui, appena la polizia se ne va, tutti ricomincerebbero a correre». Oltre a una questione di denaro poi, per consentire agli agenti di fermare gli automobilisti sarebbero necessari spazi per effettuare controlli in sicurezza.

Giulia Armeni

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